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Gravidanza e parto naturale: il ruolo dell’ostetrica
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Con il D.M. 740 – 14\9\94 viene delineato il profilo professionale dell’ostetrica, ovvero ciò per cui un’ostetrica viene formata e quelle che sono le sue competenze e i suoi ambiti. Ecco l’articolo 1…

1. E’ individuata la figura dell’Ostetrica\o con il seguente profilo: l’Ostetrica\o è l’operatore sanitario

 che, in possesso del Diploma Universitario abilitante e dell’iscrizione all’Albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto ed il puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.
2. L’Ostetrica\o per quanto di sua competenza partecipa:
a. Ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell’ambito della famiglia che nella comunità;
b. Alla preparazione psicoprofilattica al parto;
c. Alla preparazione e all’assistenza ad interventi ginecologici;
d. Alla prevenzione e all’accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;
e. Ai programmi di assistenza materna e neonatale.

3. L’Ostetrica\o, nel rispetto dell’etica professionale, gestisce, come membro dell’equipe sanitaria, l’intervento assistenziale di propria competenza.

4. L’Ostetrica\o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.

5. L’Ostetrica\o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l’intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.

6. L’Ostetrica\o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

In Italia, specialmente in alcune regioni, il ruolo dell’ostetrica viene spesso limitato alle mansioni di sala parto, alla preparazione alla nascita e poco altro, poiché è ancora molto radicata la “cultura del ginecologo”.

L’ostetrica ha le competenze per assistere una donna durante tutto il percorso che la porterà alla nascita, dalle visite di controllo, alla preparazione psicoprofilattica alla nascita, all’assistenza al travaglio e parto e al puerperio, coinvolgendo il medico specialista qualora insorgesse una situazione che esula dalla fisiologia.

In diversi Paesi del Nord Europa la figura del ginecologo è marginale nell’assistenza a gravidanza e parto fisiologici : l’ostetrica assiste la donna durante tutto il percorso e il medico viene coinvolto dalla stessa solamente quando vi sia necessità, sia per quanto riguarda le visite di controllo in gravidanza, che per l’assistenza al parto, l’eventuale sutura perineale, il post-parto e il puerperio.

In Italia la figura dello specialista è molto forte, molte donne non sanno che potrebbero affidarsi all’assistenza dell’ostetrica o preferiscono essere seguite mensilmente da un medico, ma quale figura può accompagnare una donna nel cammino verso una nuova vita se non colei che da secoli ne ha le competenze, i mezzi, le forze e le energie?

Un tempo la levatrice era una figura centrale nell’ambito materno-infantile, era una figura a cui tutti facevano riferimento per le sue competenze e la sua professionalità, ma col tempo anche l’evento più naturale del mondo ha subito una medicalizzazione che ha portato il pensare comune a credere che senza la figura del medico la gravidanza e il parto non fossero “garantiti” dal punto di vista della sicurezza nell’assistenza.

Oggi per diventare ostetriche occorre iscriversi e portare a termine un corso di studi universitario di durata triennale a numero chiuso, ossia il Corso di Laurea in Ostetricia.

Le ostetriche laureate in Ostetricia assistono e consigliano la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conducono e portano a termine parti eutocici con propria responsabilità e prestano assistenza al neonato.

Detta assistenza preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Sono inoltre in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l’intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del proprio profilo e del personale di supporto e concorrono direttamente alla formazione continua, alla ricerca. (dal sito della FNCO-Federazione Nazionale Collegi Ostetriche).

L’ostetrica, dunque, è una figura professionale competente le cui potenzialità vengono purtroppo sottovalutate e il cui ruolo viene oggi limitato ad ambiti piuttosto ristretti.

Sarebbe bello riuscire a riscoprire questa figura e tutte le sue potenzialità nell’accompagnare e assistere le donne in tutto il loro ciclo vitale, cosa ne pensate?

Emanuela Rocca

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