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Parto naturale, posizioni del travaglio
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Durante il travaglio è essenziale muoversi liberamente e assumere le posizioni che permettono di gestire al meglio le proprie forze e il dolore che accompagna le contrazioni.

Quando attraverso il movimento riusciamo a trovare una posizione in cui il dolore risulta sopportabile e gestibile, allora si può dire che abbiamo assunto la posizione che in quel momento è migliore per permettere alle forze del travaglio di lavorare al meglio, al bimbo di trovare i diametri migliori per posizionarsi e scendere attraverso il canale del parto e al nostro corpo di non subire schiacciamenti e compressioni a scapito di articolazioni, terminazioni nervose o organi adiacenti all’utero.

Ecco 8 semplici consigli generali per muoversi in maniera fisiologica in travaglio:

1. VARIARE LE POSIZIONI. Evitare la posizione supina, poiché durante la contrazione la compressione dell’articolazione sacro-iliaca provoca maggior dolore e, inoltre, la compressione della vena cava può abbassare la pressione materna.

2. AFFIDATEVI ALLE VOSTRE SENSAZIONI. Se dopo un po’ di tempo una posizione non risulta più comoda o il dolore aumenta, cambiate posizione fino a trovarne una che vi procuri maggior sollievo.

3. RILASSATE ADDOMINALI E GAMBE. Tensioni muscolari in queste zone possono aumentare la sensazione dolorosa.

4. RILASSATE IL DIAFRAMMA. Sospendete o allungate la parte superiore del corpo.

5. DISTENDETE IL PERINEO PROFONDO. Rilassate i glutei, prendete aria dal naso e poi soffiate rilassando guance e labbra, appoggiatevi in avanti e immaginate che il vostro corpo sia molto morbido.

6. ALLUNGATE IL CORPO IN TUTTE LE DIREZIONI. L’angolo coscia-colonna vertebrale dovrebbe essere inferiore a 90°: assumete le diverse posizioni tenendo conto di quest’angolo. In questo modo si previene il dolore in zona lombo-sacrale.

7. POSIZIONATE LA PANCIA NEL VUOTO per ridurre il dolore e facilitare il corretto posizionamento del bambino (posizione carponi, in piedi protesa in avanti, seduta appoggiata in avanti su una sedia…). I glutei devono essere protesi indietro.

8. ADOPERATE LA STIMOLAZIONE INDOLORE.  Attraverso impacchi caldi o freddi su addome o schiena, o massaggi sulle stesse zone, avvertirete maggior sollievo.

Ed ecco varie posizioni che potete assumere durante il travaglio:

POSIZIONI IN PIEDI:

– In piedi, una gamba piegata: appoggiate un piede su una sedia, distribuendo il peso sul ginocchio flesso, appoggiandovi su di esso con gli avambracci. Dondolate il bacino avanti e indietro. Si scarica la tensione dalla schiena attraverso l’appoggio sulla gamba flessa, la schiena è allungata, la pancia nel vuoto. Ottima posizione per le contrazioni iniziali.

– In piedi, appoggiate, faccia alla parete: appoggiatevi al muro con entrambi gli avambracci e appoggiate la fronte sulle mani; una gamba è piegata in avanti, l’altra tesa indietro. Dondolate il bacino. La schiena è allungata, la parte superiore del corpo è sospesa nel vuoto, così come l’utero. Ottima posizione nelle contrazioni di media intensità.

– Semisedute sulla coscia del partner posizionato dietro (una gamba in avanti semiflessa e l’altra allungata indietro): allungate le braccia verso la parete di fronte e appoggiatevii con le mani alla parete; premete il busto verso la parete. Spingete verso la coscia del partner. Si rilassano addominali, gambe, glutei e perineo profondo. Ottima posizione nelle contrazioni di media intensità.

– In piedi, abbracciate il partner con le proprie braccia intorno al suo collo, lui vi abbraccia passando sotto le braccia e sostenendovi dalla schiena. Piegate una gamba in avanti e allungate l’altra indietro. Muovetevi e dondolate insieme. Ottima posizione per le contrazioni di media intensità.

POSIZIONI IN GINOCCHIO E CARPONI:

– In ginocchio con un cuscino tra le cosce e i polpacci, sporgendovi in avanti appoggiatevi ad una sedia, col peso del corpo rivolto indietro. La schiena è allungata, la pancia nel vuoto, il canale del parto è libero e la parte superiore del corpo è sospesa. Ottima posizione per le contrazioni di media intensità, facilita la discesa del bambino, la rotazione di un bambino in posizione posteriore o trasversale,  e un massaggio o un impacco alla schiena.

– Nella posizione precedente la schiena dopo un po’ tende a indolenzirsi, creando pressione sulle vertebre. Perciò, invece che appoggiarvi all’indietro sulle cosce, potreste sedervi sulla coscia del partner in ginocchio dietro di voi. La parte superiore del corpo è appoggiata in avanti su una grossa palla o una sedia. Il perineo è più libero perché parte del peso viene scaricata sulla coscia del partner, così come addominali, gambe e glutei. Questa posizione è migliore per le contrazioni forti.

– Il partner si sistema carponi, con la schiena dritta e un cuscino posizionato sopra. Mettetevi in ginocchio perpendicolari rispetto a lui, appoggiando braccia, petto e testa sul cuscino; chiedete al partner di muoversi oscillando o roteando delicatamente e seguite questo movimento assecondandolo. L’utero è nel vuoto, la schiena è allungata e stirata, gli addominali sono rilassati. E’ un’ottima posizione da assumere durante le contrazioni molto forti.

– Posizione carponi: appoggiate con la testa su un cuscino e le braccia in avanti, la pancia è rilassata, i glutei all’indietro e verso l’alto: la forza di gravità tende a far ruotare il bambino dalla posizione posteriore a quella anteriore (migliore per l’espulsione). Questa posizione può essere assunta anche quando è forte l’impulso a spingere ma la dilatazione del collo dell’utero non ancora completa.

POSIZIONE SEDUTA:

– Sedute a cavallo di una sedia, appoggiatevi in avanti sullo schienale dopo aver sistemato un cuscino.
– Sedute su una grossa palla, posizionate la gambe lateralmente, appoggiate i gomiti sulle ginocchia e scaricatevi il peso.
– Sedute su una grossa palla, appoggiatevi a un tavolo con le braccia per riposare la parte superiore del corpo.
– Sedute sulle cosce del partner (seduto sulla sedia) il quale dondola dolcemente le gambe, appoggiatevi in avanti ad un tavolo con la parte superiore del corpo

In tutte queste varianti avrete l’utero sospeso in avanti nel vuoto, quindi la schiena sarà alleggerita e allungata, il perineo, gli addominali e le gambe rilassati, e  potrete ricevere un massaggio. E’ un’ottima posizione anche per le contrazioni forti/molto forti.

POSIZIONE CORICATA:

– Sul fianco, appoggiate la testa su un cuscino, piegate il ginocchio superiore e appoggiatelo su un altro cuscino, il braccio superiore davanti al petto. La schiena è allungata, alleggerita dal peso dell’utero, il corpo è asimmetrico e ciò può aiutare il bambino nel suo corretto posizionamento e nella discesa nel canale del parto (piegate bene la gamba superiore verso il petto). E’ un’ottima posizione per riposare in qualsiasi momento del travaglio, ma è ottima soprattutto per le ultime contrazioni o quando si vuole riposare.

– Sul fianco con le gambe chiuse e parallele, se avvertite un forte impulso a spingere ma la dilatazione del collo dell’utero non è ancora completa. (In alternativa provate la posizione carponi).

Abbiamo visto una panoramica delle varie posizioni che possono essere assunte in travaglio per dar sollievo durante la contrazione, rilassarsi, essere massaggiate, coccolate dal partner e aiutare le forze del travaglio a lavorare con maggior efficacia.

E’ importante tenere in considerazione che non esiste una posizione universale che dia maggior sollievo: una certa posizione può andare bene per una certa persona in un momento specifico del suo travaglio e non andar bene a un’altra nella stessa fase; o addirittura nella medesima donna una posizione che in un travaglio aveva donato beneficio può risultare scomoda o di scarso beneficio nel travaglio successivo!

Può essere utile sperimentare le varie posizioni già in gravidanza, così da prendere coscienza delle sensazioni prodotte esapersi muovere più spontaneamente durante il travaglio.

Attenzione: una posizione particolarmente amata in gravidanza potrebbe “deludervi” successivamente in travaglio, quindi MUOVETEVI E SPERIMENTATELE TUTTE!!!

Emanuela Rocca

Bibliografia:

Partorire senza stress con il metodo Bonapace di Julie Bonapace
Il dolore del travaglio e del parto di Piera Maghella
Il dolore del parto di Verena Schmid

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