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SOS Mamma: Fare la spesa con il mio bimbo è un disastro! Quali consigli mi date?

Domanda: “Quando porto il mio bambino di quasi tre anni a fare la spesa è un vero tormento. Pianti e lamentele perché è stufo, non vuole stare nel carrello, ma a un certo punto non vuole neppure camminare. E soprattutto capricci terribili perché vorrebbe che gli comprassi tutto quello che vede sugli scaffali, caramelle, brioche, giocattolini. Devo risolvere questa cosa, perché comunque lo devo portare con me, dato che non abbiamo nonni o altri parenti vicini a cui lasciarlo. Grazie in anticipo per la vostra risposta”. Lucia

Cara Lucia, la situazione che descrivi è decisamente comune! Per molti genitori fare la spesa insieme ai propri bambini rischia di trasformarsi in un faticoso percorso a ostacoli. Vediamo insieme qualche idea, da adattare poi alla vostra situazione e al temperamento del tuo bimbo, perché il momento della spesa possa rappresentare un appuntamento piacevole per entrambi.

Il primo passo è quello di individuare il momento giusto. Andare a fare acquisti con un bambino che è stanco o affamato, in genere non è una buona idea. Le condizioni psico-fisiche in cui si trova il piccolo influiscono in modo determinante sulla probabilità di dover fare i conti con qualche “intoppo”. In fondo anche noi quando siamo stanchi o nervosi non abbiamo molta voglia di attardarci tra gli scaffali, è normale avere fretta di tornare a casa. E se abbiamo fame, è più probabile che siamo attirati da snack o merendine che in un’altra situazione non avremmo preso in considerazione.

Il passo successivo, una volta individuato un buon momento per la spesa, è quella di accordarsi con il bimbo, spiegandogli in modo chiaro quali comportamenti riteniamo accettabili e quali no (qui ogni genitore stabilisce le sue priorità). Ad esempio, se il bambino non starà seduto nel carrello ma camminerà al nostro fianco, potremo spiegargli che dovrà starci vicino, magari tenendosi con la manina al carrello, e/o che non si corre tra gli scaffali, ecc.

E perché il momento della spesa possa essere vissuto dal bambino non come una parentesi un po’ noiosa, ma come una gita divertente, coinvolgiamolo il più possibile! Anche noi adulti ci sentiamo più partecipi se abbiamo qualcosa da fare e non siamo costretti nel ruolo di spettatori passivi.

Un bambino che veste i panni dell’aiutante della mamma non si annoia e può realmente essere d’aiuto. Qualche esempio pratico. Spesso è difficile convincere un bimbo a non toccare la merce esposta. E allora noi proviamo a fare il contrario… ovvero chiediamogli di passarci il sacchetto con le cipolle, il pacco di riso, la confezione di biscotti. I tempi della spesa non si allungano eccessivamente (molte cose continueremo a prenderle noi direttamente) e il bambino è contento.

Un altro incarico per il nostro piccolo aiutante è quello di ricordarci cosa dobbiamo comprare. Prima di entrare, si elencano alcuni prodotti che devono assolutamente essere acquistati (il burro che è finito, il latte per la colazione, le mele per il papà… ovviamente si tratterà di pochi pezzi), e si affida al bimbo l’importante incarico di ricordarci questa lista. Il bambino è orgoglioso di rendersi utile, si tiene impegnato ripetendo la lista, e si evitano dimenticanze.

Se siamo abituati a preparare una lista scritta, il bimbo potrà aiutarci a fare la “spunta” della spesa: noi leggiamo a voce alta i prodotti elencati nella nostra lista e il bambino controlla nel carrello e ci segnala se manca qualcosa.

Quando è il momento di pagare, se l’altezza del bambino lo consente o se il piccolo è seduto nel carrello, potrà aiutare la mamma a posare i prodotti sul rullo della cassa.

Con i bambini più piccoli che magari non riescono ad aiutarci con la spesa, può essere efficace cantare insieme, recitare filastrocche, raccontare una storia mentre ci si muove tra gli scaffali.

Per quanto riguarda la continua richiesta di dolci o giocattoli, anche qui può essere d’aiuto mettersi d’accordo con il bimbo prima di entrare nel negozio e/o nel supermercato. Se ci sono degli acquisti che abbiamo intenzione di fare – ad esempio un cibo che il bimbo ama molto o qualcosa di utile per lui – è importante annunciarlo subito, sottolineando che non faremo altri acquisti “fuori programma”. Sapendo in anticipo che nella lista della spesa c’è qualcosa di speciale per lui, il bimbo non avrà bisogno di chiedere oggetti a caso e sarà meno attratto da dolci e caramelle esposti in bella mostra vicino alla cassa.

Ecco, questi sono alcuni spunti, ma ogni genitore potrà trovare i rituali più indicati per coinvolgere il proprio bimbo e vivere l’appuntamento con la spesa, non come un’ulteriore incombenza, ma come un’occasione preziosa per fare qualcosa con i propri bambini, per stare insieme.

Giorgia Cozza

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