• 0 Elementi - 0,00
    • Il carrello è vuoto.
Frequentare i bagni pubblici con un bambino
bagni-pubblici

A volte se ci si trova fuori casa l’uso dei bagni pubblici può essere considerato un problema. Spesso i bagni non sono puliti e alcune persone temono seriamente di potersi prendere delle malattie. Ma il bagno pubblico è davvero un luogo da evitare? Sembrerebbe proprio di no. L’unica accortezza: lavarsi le mani dopo l’uso… La questione è soprattutto femminile poiché sono le femmine che si devono sedere sulla tavoletta anche solo per fare pipì. In questi casi o si sceglie di non usare il bagno pubblico oppure fare anche solo pipì diventa una faccenda lunga e laboriosa. Il water viene letteralmente “mummificato” di carta igienica, perché si teme ci possano essere dei microbi pericolosi e si fa attenzione a non toccare qualsiasi cosa come le maniglie delle porte o i lavandini.

In realtà, anche se spesso i bagni pubblici non si trovano nelle migliori condizioni di pulizia, alcuni studiosi hanno dimostrato che la tazza del water è proprio il posto più pulito di tutto il bagno, perché o le persone che usano il bagno si rifiutano di sedervisi oppure perché la puliscono sempre con la carta igienica.

Anche se nell’ambiente del bagno vi possono essere alcuni batteri, le precauzioni da adottare per la frequenza di questo luogo sono uguali a quelle che si adottano in qualsiasi altro luogo pubblico.

In primis dopo avere utilizzato il bagno la cosa più utile in assoluto per evitare che eventuali batteri prolifichino, è quella di lavarsi semplicemente le mani.

Ovvio che più pulito è un bagno pubblico, più volentieri lo si frequenta, ma non ci sono davvero motivi per trasmettere al nostro bambino la fobia che il bagno pubblico non sia da usare. Trattenere la pipì o la cacca non è una buona abitudine, inoltre è molto più consigliabile insegnare ai nostri figli che il nostro sistema immunitario è ben equipaggiato per gestire i germi del mondo esterno.

Come dice Christiane Northrup “Non ci sono studi a dimostrare che spruzzare i bagni pubblici con antibatterici potenzi la salute di un bambino; al contrario l’istillazione culturale della paura è molto più pericolosa e debilitante, a lungo termine, di qualsiasi germe con cui si possa entrare in contatto in un bagno pubblico. D’altronde la pelle del sederino è un epitelio stratificato squamoso dotato di ghiandole sebacee che costituiscono una barriera molto efficace contro l’invasione dei germi”.

Elena Dal Prà

Bibliografia:

Christiane Northrup, Madri e figlie, Urrà Edizioni, 2006.

Un commento

    • elisa

    • 15 anni fa

    daccordissimo con quanto scritto. Ma è davvero difficile portare un bambino in un bagno pubblico. Proprio oggi al centro commerciale Galassia della nostra citta” c”era il bagno dedicato ai bambini, puzzava cosi tanto che anche mio figlio di 3 anni ha storto il naso, la tavoletta era rotta e cosi ho dovuto tenerlo in braccio e poi siamo scappati fuori di corsa per “respirare”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accetto i Termini e Condizioni e la Privacy Policy

×
Registrati alla newsletter