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Il bambino naturale - consigli a genitori e figli

tumori infantiliSapere, saper fare, saper essere. Queste le caratteristiche di chi sceglie di donare il proprio tempo per stare vicino ai bambini in cura per tumore, pur senza essere uno psicologo o uno specialista, ma solo offrendo il proprio tempo e il proprio impegno.

Oggi un manuale, realizzato con il contributo di alcuni tra i maggiori esperti italiani, offre le risposte per quanti passano il loro tempo con i piccoli pazienti e i loro familiari. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Aieop (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) e GlaxoSmithKline, nell’ambito di un percorso comune di solidarietà sociale che ha preso il via nel 1996.

Il libro verrà distribuito ai centri Aieop presenti su tutto il territorio nazionale e sarà in vendita in libreria. La ricerca ha permesso grandi progressi ed attualmente più del 70 per cento dei bambini che si trovano a combattere con il nemico cancro può vincere la sua battaglia.

Per questo curare oggi non significa più solamente assicurare la guarigione, ma anche offrire tutti i supporti necessari per superare i problemi psicologici che possono accompagnarsi ad una diagnosi tanto drammatica ed a un percorso terapeutico lungo e difficile.

Oltre alla famiglia, ai medici e agli operatori sanitari, un ruolo fondamentale in questo percorso di «rinascita» è giocato dai volontari, veri e propri «angeli in corsia». Proprio a loro è dedicato il volume «L’assistenza ai bambini malati di tumore», presentato a Milano.

Il manuale, che verrà distribuito gratuitamente ai volontari che operano negli oltre 50 centri Aieop attivi su tutto il territorio nazionale e sarà in vendita in libreria, è edito da Raffaello Cortina Editore e ricostruisce i diversi tasselli del mosaico del tumore, a partire dalle acquisizioni scientifiche più recenti per giungere fino agli aspetti psicologici del piccolo paziente e della sua famiglia.

«Se trent’anni fa ogni nostro sforzo era rivolto ad ottenere la guarigione, oggi questo non basta – spiega Fulvio Porta, Presidente Aieop e Primario del Reparto di Oncoematologia Pediatrica Ospedale Civile di Brescia. Dobbiamo far sì che chi viene curato possa diventare un adulto, non un sopravvissuto, e del tutto alla pari con i suoi coetanei».

I tumori in età pediatrica sono in aumento: «In Italia i dati dei Registri Tumori confermano un aumento che viene stimato, per gli ultimi dieci anni, in poco più dell’1 per cento annuo – annota Giuseppe Basso, Presidente della Fondazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica.

Per il 90 per cento dei tumori non esiste una causa definita, ma forse una parte di questi casi potrà essere spiegata in futuro dall’interazione tra corredo genetico del singolo e fattori ambientali come cibo, aria, farmaci».

Fonte: Corriere.it

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