Cronaca non romanzata della vita di una mamma marsupial imprenditrice
Drrrriiiinnn
Ore 7.00
Suona la sveglia….
Se fossimo in un telefilm americano, mi alzerei bellissima da un letto praticamene perfetto e andrei nella mia cucina limpida e pulita, dove mi aspettano caffè e brioche preparati da chissà chi.
Invece mi svincolo a fatica dall’abbraccio dei miei due ghiri nel lettone e scendo in stato di “coma appena vigile” a preparare una colazione idonea a sfamare la mia piccola truppa.
Scanso i giocattoli lasciati per terra e scopro che la passione per la cucina di mio figlio piccolo ha attirato un intero formicaio in casa, goloso di pastina cruda annidata
nella cucina giocattolo.
Ed eccomi lì a domare le bestioline, che infondo mi stanno anche simpatiche, mentre dovrei rispondere a qualche decina di email.
Non faccio in tempo neppure a pensarci, quando mi chiama Savina (la mia socia) che ha appena concluso la poppata di Matteo e che ha venti minuti di tempo per aggiornarmi sul lavoro prima che si svegli Angelo.
Ed ecco che i miei pargoli si svegliano, pretendono la colazione.
Andrea mi chiede se le formiche può allevarle e Antonio scappa schifato.
La lancetta corre velocissima…. dovrei andare a Milano.
Anzi, non dovrei… Devo.
Chiamo wondernonna Elvira, le ricordo che ha due piccoli ospiti a pranzo.
Vesto i pupi che non hanno voglia e preparo tutto al volo.
Inutile dire che avrei voluto avere il tempo, non dico di farmi bella, ma di rendermi un pò presentabile… ma vestire due bimbi che vorrebbero solo poltrire in giardino è assolutamene complicato e molto lento.
Alla fine indosso al volo il primo vestito che trovo e corriamo tutti via.
La nonna è già pronta ma il piccolo non vuole restare.
Indugio giusto 5 minuti per coccolarlo…. 5 minuti fatali, perdo il treno.
E così devo andare a Torino in macchina a prendere quella che sarebbe stata la “coincidenza” per Milano.
La prendo al volo e accendo il pc per cercare di lavorare e recuperare il tempo perso.
Poi incontro a Milano Mammaangelina, che mi accoglie in negozio con suo figlio Simone.
Mi sento subito a casa… lavorare tra mamme imprenditrici è più semplice.
Simone gioca tranquillo in negozio, noi definiamo alcune cose e ci mettiamo un pò di ore.
Poi corsa e treno al volo, auto fino a casa e di nuovo bimbi.
Che mi saltano al collo come se non mi vedessero da settimane.
Mamma, Mamma…. ceniamo sul divano?
Certo, come dire di no…
Mangiamo sul divano la pizza di nonna Elvira e ci facciamo le coccole.
Poi tutti nel lettone…. che se fossimo in un telefilm americano sarebbe stato magicamente fatto e che invece si presenta come un ammasso informe di lenzuola e cuscini.
Sono stanca, come tutte le mamme la sera… ma penso soddisfatta che Wonder Woman mi fa un baffo!
Luisa Maria Orsi
Cee
Tristemente comincio a pensare che la complicità tra mamma imprenditrici sia un mito. Non riesco a trovare nessuna disposta a mettersi in gioco, solo molte lamentele, paroloni e ‘mi piacerebbe’. Ma quando si tratta di fare, spariscono tutte. Scusate lo sfogo, ma mi sento un po’ depressa e sola. Farò da sola, perchè sono stufa di ‘mi piacerebbe’ e castelli in aria, ma che depressione. 🙁
Sabrina
Ma i mariti??!!! Non possono collaborare un pò anche loro, al mattino, nella fase di preparazione – colazione – vestizione – trasloco da nonne, asili ecc??!! Sarebbe un pò iù facile per noi mamme LAVORATRICI… no??!! Saluti e complimenti per l’articolo tragi – ironico!! Infondo eesere una mamma – super non si ferma a fare tante cose, ma al farle, con tutto ciò che comporta (stanchezza, stress) e avere ancora la voglia – capacità di riderci su!!
Luisa
cee mi racconti il tuo progetto?
Mi mandi una mail e vediamo se scrivendo un articolo a te dedicato troviamo assieme delle aspiranti socie?
Luisa Maria
Verodavvero
Come futura mamma, già imprenditrice, sto preparando due camerette: una per il piccolo, una per il mio lavoro. Chissà se riuscirò ad usarne almeno una nel prossimo anno 😀
smacel
cee, sono curiosa anch’io! se non ti dispiace fammi sapere che tipo di progetto stai cercando di realizzare… nel mentre un grosso in bocca al lupo 🙂