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Latte materno e sviluppo

Nel ricostruire la storia (anamnesi) dei bambini che si rivolgono a me perché affetti da malocclusioni legate all’abitudine a respirare a bocca aperta, nove volte su dieci emerge un allattamento materno assente o insufficiente.

A parte i casi di mamme “prive” o quasi di latte per i loro cuccioli, non raramente mi capita di sentire il racconto della mamma rattristata o contrariata nel ricordare che di latte ne aveva ma, arrivata al sesto, ottavo oppure decimo mese ha interrotto l’allattamento su consiglio della/del pediatra.

In genere tale consiglio viene motivato dal fatto che il latte materno dopo alcuni mesi subisce una riduzione del suo valore nutritivo. Per cui il bambino cresciutello avrebbe bisogno di altri nutrienti e in maggiore quantità rispetto a quelli che può fornire il latte della mamma.

Vorrei in questa sede cogliere l’occasione per ricordare ai colleghi/e e per rendere noto alle mamme che, da diversi anni ormai, si è accordata all’allattamento materno maggiore importanza rispetto a quanto normalmente si possa pensare.

E anche se non è pratica comune nei Paesi industrializzati, sia l’UNICEF che la WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomandano l’allattamento al seno “per due anni e mezzo e anche oltre”. Questa affermazione che riassume un po’ il tutto, è stata tratta dall’articolo Come il latte materno protegge il neonato di Jack Newman, M.D., pubblicata su “Scientific American” nel Dicembre 1995!

Ma soprattutto vorrei sensibilizzare le mamme su un argomento di cui pediatri e otorinolaringoiatri sembrano essere all’oscuro: lo sviluppo neurologico e muscolare della faccia e delle funzioni associate al collo.

Allattamento al seno non è solo latte della mamma; è anche, e soprattutto, addestramento neurologico, muscolare e sensoriale specie-specifico.

Significa che l’essere umano, per poter sviluppare in pieno il potenziale della propria specie, deve “imparare” i corretti parametri di una serie di funzioni che, una volta automatizzate, saranno poi responsabili del divenire e del destino biologico della persona.

Il comportamento automatico della lingua, delle labbra, di tutti in tessuti molli ad esse collegati determinano il futuro sviluppo della persona, non solo la forma della sua faccia, e devono pertanto ricevere il miglior addestramento funzionale possibile, che è quello del seno materno.

Questo aspetto è assolutamente ignoto agli operatori medici che lavorano coi bambini, a giudicare dalla qualità dell’informazione (assente o distorta) che i pediatri forniscono alle mamme.

Sfortunatamente non esiste una campagna informativa, anzitutto per pediatri e, in secondo luogo, per le mamme, riguardante argomenti come
– I danni da sostituzione del seno materno con surrogati meccanici (ciucci e biberon),
– I danni da consumo di cibi unicamente molli, in seguito allo svezzamento,
– La completa assenza di istruzioni su come, quanto, quando nutrire i bimbi dopo lo svezzamento.

Questa assenza di informazioni getta le basi per i futuri problemi medici della popolazione infantile, che poi si trasformano in quelli della popolazione adulta dei Paesi occidentali tecnologizzati e inurbati.

Praticamente tutte le malattie del bambino di oggi sono legate a questi fenomeni. È assolutamente possibile rimediare, ma bisogna essere informati. Non è vero che ogni cibo o ogni modo di nutrirsi siano equivalenti. È strategico sapere, perché tutti i nostri problemi derivano solo dall’ignoranza delle corrette abitudini igieniche di vita.

Nell’immagine di destra osserviamo un bambino la cui lingua è stata abituata ad assumere una postura in basso e in dietro dalla sostituzione del seno materno col ciuccio e il biberon. La diversa forma del viso (disfunzionale) che assume rispetto al bambino di sinistra dipende dalla ginnastica posturale “al contrario” che ciucci e biberon fanno su lingua, labbra, guance, naso, orecchio interno, collo.

Tre mesi di ciuccio giorno e notte dai 6 mesi ai due anni equivalgono in termini neuromuscolari ad un addestramento da body builder di livello internazionale per almeno 10 anni di seguito !!! Questo perché quanto più siamo giovani, tanto maggiori sono le capacità di apprendimento del nostro sistema nervoso in tempi brevi e con stimoli anche discontinui.

Solo che, sfortunatamente, non possiamo distinguere la qualità dell’esperienza che ci viene fornita. Ciò significa che se lo stimolo all’apprendimento è scorretto e disfunzionale (ciuccio invece del seno, cibo spazzatura invece di quello buono ecc.), lo sviluppo dell’individuo sarà, in proporzione, scorretto e disfunzionale.

Ecco cosa sono le malattie della civilizzazione : sono la somministrazione di stimoli disfunzionali, per ignoranza di ciò che è stimolo fisiologico, sin dall’infanzia e su larga scala, cioè indistintamente sull’intera popolazione.

Ogni giorno di più si accresce il volume di informazioni che corroborano l’ipotesi secondo cui le malattie dei popoli civilizzati si trasmettono da una generazione all’altra in modo epigenetico.

Questo significa che l’esperienza disfunzionale che modella il comportamento automatico del mio corpo sarà responsabile non solo delle malattie che colpiranno me, ma anche quelle che colpiranno i miei figli ancora più precocemente di quando hanno colpito me.

L’evidenza dell’abbassamento dell’età per lo sviluppo di obesità e diabete (che oggi colpiscono sempre più i nostri bambini), così come i connotati facciali sempre meno attraenti dei nostri adolescenti sono fenomeni assolutamente paralleli .

Solo la nostra disinformazione ci impedisce di rinoscerne la parentela…

Dott. Andrea Di Chiara
odontoiatra
Presidente di AIPRO – Associazione Italiana per la Prevenzione della Respirazione Orale

Sulle innumerevoli proprietà del latte materno consigliamo Tutte le mamme hanno il latte – seconda edizione.

Commenti (13)

    • francesca m

    • 12 anni fa

    Questo articolo molto interessante mi ha fatto riflettere su uno dei comportamenti di mio figlio di 17 mesi. Lui ha l’abitudine di “ciucciare” il pollice; la pediatra mi ha sempre tranquillizzata dicendo che è normale e che non provoca conseguenze. E’ vero? Oppure crea gli stessi problemi del ciuccio?
    (purtroppo non ha più voluto il seno verso gli undici mesi. Già di latte ne avevo poco e dopo una settimana di fila nella quale non ha più voluto attaccarsi ho desistito. Però il pollice lo ciucciava già)

    ciao
    francesca

    • milena

    • 12 anni fa

    Purtroppo le mamme che allattano ancora dopo l’anno sono sempre esortate a smettere, dal pediatra dalla nonna dall’educatrice, ecc.E’ difficile continuare,a volte si attraversano momenti di vera crisi a causa dei commenti poco rispettosi che si ricevono.Quando poi con calma mi è capitato di citare le raccomandazioni dell’OMS o studi scientifici come quelli dell’AIPRO mi son sentita rispondere che questi consigli son dedicati ai paesi in via di sviluppo dove i bimbi non hanno altro da mangiare e via dicendo…forse è una battaglia persa…però io continuo a crederci.forza a tutte le mamme che allattano!!!e grazie al Dott. Di Chiara che ci sostiene!!

    • Gaia

    • 12 anni fa

    Grazie Dottor Di Chiara, questo articolo è molto chiaro su un aspetto che mi sta molto a cuore, e sono felice che sia così accessibile alle mamme e ai papà, evviva l’informazione!

    • Margherita

    • 12 anni fa

    Grazie dottor Di Chiara,
    ho riflettuto pensando anche alla mia epserienza di bambina allattata con biberon e con eterni e gravissimi problemi ortodontici e tanto altro.
    Ora sono decisa ad allattare il mio bimbo il più a lungo possibile.
    Grazie!

    • andrea di chiara

    • 12 anni fa

    care mamme, volevo aggiungere che anche il vostro latte ha un sapore, che si costruisce con una buona alimentazione, e non solo di tipo materiale. ci sono bambini che smettono di succhiare il latte della mamma perchè il sapore risulta non essere tollerato. domandatevi cosa potete fare per miglorare il sapore del vostro latte, che poi significa migliorare la qualità del vostro metabolismo e del vostro sangue. le risposte ci sono tutte, basta cercare un pò…

    • Giulia

    • 12 anni fa

    Grazie dell’articolo dott. Di Chiara. L’ho trovato molto interessante. Stefano ha quasi 13 mesi, lo allatto a richiesta anche se fa le sue pappe….attualmente pappe a base di brodo vegetale, verdure biologiche e farine biologiche della holle. Preciso che ha solo 4 denti (incisivi centrali) e mangia qualcosa di solido come la mela (che sgranocchia), fette biscottate di kamut, biscotti biologici senza uova e latte. E’ davvero così pericoloso che non mangi cibi solidi a qs. età? il medico antropofoso che ci segue (non è pediatra) ci ha consigliato così per il momento.

    • andrea di chiara

    • 12 anni fa

    il medico anrroposofo sa cose che gli altri non hanno imparato all’università. io starei molto attento ai suoi argomenti. fateli masticare molto, usate piatti e cucchiaini piccoli non li ingolfate di cibo e soprattutto la sera pochissima pappa. quasi niente. fateli stare leggeri. per diventare diabetici hanno tutto il tempo che vogliono ahahaaha. brave mamme, continuate come state facendo. un abbraccio ancora

    • ANTONELLA

    • 12 anni fa

    gentile dott.di chiara può darci altre informazioni riguardo all’alimentazione complementare all’allattamento? la mia bimba ha 11 mesi e sto cominciando a darle la carne bianca…cosa intende per cibi molli? anche la ricotta per esempio?
    grazie grazie grazie

    • Alexandra

    • 12 anni fa

    Gentile Dott. Di Chiara,
    Grazie dell’interessantissimo articolo.
    ho sempre odiato i ciucci, e per fortuna anche la mia piccola!
    Ha 14 mesi e ha smesso spontaneamente l’allattamento al seno a 11, tirando le sue manine con trepidazione verso il biberon di latte speciale per allergici alle proteine del latte. I primi 7 incisivi le sono spuntati tra i 6 e i 7 mesi, e da subito è stata molto curiosa delle pappe: inutile darle la stessa cosa due volte di seguito, protesta violentemente!
    Sin dai 6 mesi, le piacevano le pappe belle dense, e anche azzannare una mela o una banana (non provare a darle mela grattuggiata, si offende!). Adesso le è uscito l’8° incisivo e un molare, e mangia volentieri pezzetti di verdura, pasta, pesce, ma con la carne ogni tanto vedo che fa fatica. Ovviamente di latte, formaggi e affini non se ne parla.
    La sera è sempre affamatissima, si fa fuori un piatto unico con carboidrati + carne o pesce + verdure, la frutta, qualche pezzetto di pane o altro pescato dai nostri piatti, qualche volta anche un biscotto, e poi, prima di dormire, guai a non darle il biberon con un pò di crema di riso o cereali integrali…
    Durante la notte prende altro latte (senza nulla dentro), o tisana. E’ troppo?
    Resta comunque tutta muscoli e di peso abbastanza sotto la media, anche se ammetto che presenta un bel panzottino tondo. Sta molto raramente male, ma in tal caso diventa subito inappetente, e il panzottino sparisce.
    Ovviamente, non è mai costretta a mangiare nulla, né viene imboccata con l’inganno e la distrazione. Sa benissimo mangiare da sola con il cucchiaio, anche se dopo un pò, dopo avermi amorevolemente pettinato i capelli con detto cucchiaio pieno di cibo, preferisce prendere la pappa a manate, un pò la mangia lei, un pò la mette in bocca a me, dopodiché infine alterna tra l’essere imboccata e l’uso del cucchiaio.
    Non mi risulta che respiri a bocca aperta, né di giorno né di notte, salvo naso irremediabilmente tappato.

    Qualcosa da cambiare?

    • andrea di chiara

    • 12 anni fa

    tutto ok. la sera falla mangiare entro le 1830 19 possibilmente, comunque in modo molto leggero. attenzione perchè di notte si digerisce più o meno bene il latte della mamma, il resto molto meno, soprattutto il latte vaccino se viene bevuto invece che… munto. per questo trovi il pancino sempre gonfio. perchè quello che mangia in più fermenta e gonfia. infatti quando digiuna perchè sta male il pancino gonfio sparisce… rispetta i suoi ritmi. presto a letto e presto in piedi, testa freaca e piedi caldi. un abbraccio

    • Alexandra

    • 12 anni fa

    ricevuto! grazie mille!

    In effetti, aspettare oltre le 19 per la cena è impensabile: scattano ululati selvaggi in confronto ai quali la sirena dei pompieri è una ninna nanna, e la dolce cucciola mi “picchia”!
    Preciso che quando dico che non mangia, faccio riferimento solo ai cibi solidi: il suo latte (idrolizzato, poiché ha una forte allergia alle proteine del latte), non solo continua a berlo di gran gusto, ma lo reclama esplicitamente in quantità raddoppiate e con aggiunta di crema di riso.

    Sul passaggio dal latte materno a quello artificiale , resto ancora perplessa anch’io. Non mi aspettavo quel “successone” del biberon, glielo avevo proposto a titolo di alternativa occasionale, per i momenti in cui non si era ancora riformata la riserva di latte mio. Tornata al lavoro, allattavo la mattina, e poi il pomeriggio alle 5 per festeggiare il ritorno a casa, per cui, la sera ce n’era un pò poco, e sopratutto non ne rimaneva poi per la notte. Anche perché cucciola voleva sempre la stessa tetta, e l’altra si è atrofizzata (brutto spettacolo…). All’inizio tiravo il latte la mattina e la sera, dopo che era andata a dormire, per darle un bel biberon di mamma per il nido, ma lei non lo calcolava proprio (se glielo dava il papà, si, o anche se glielo davo io, ma altrimenti, zero). Allora, viste la fatica immane e le notti pluri-interrotte, ho rinunciato. Fino ad un certo punto, accoglieva il seno con entusiasmo, ridendo e abbracciandolo con entrambe le mani e bevendo con passione. Poi ha cominciato ad interessarla meno, le sue trepidazioni ed esclamazioni di gioia golosa erano per la tisana, o l’idrolizzato. Forse perché un giorno ci ho messo del miele per fare da mucolitico – anti-tosse? Ma le piace anche senza. Forse perché ero dimagrita in maniera estrema (pur mangiando in abbondanza), e il mio corpo non ce la faceva più? Forse perché ha cominciato a preferire le coccole a sfondo non-alimentare e scambi più “dinamici” (la signorina non ama stare ferma)? Non lo so. Fatto sta che ha dormito meglio e pianto meno.

    Ieri ho osservato con attenzione: anche quando beve al biberon, respira tranquillamente con il naso. Francamente, credo che la sua tettarella sia più piccola e più morbida del capezzolo materno…

    Il mio dubbio è che non mastichi abbastanza: indipendentemente dell’ora alla quale avrà mangiato delle carote, o dei piselli (che adora), e anche se sono ben ben cotti, me li ritrovo a pezzetti nel pannolino. Adesso sta “tagliando” anche un secondo molare. Come posso incitare cucciola a masticare di più? Non ha molta pazienza tra un cucchiaio e l’altro …

    Non sempre è ben chiaro quello che si intende per mangiare “leggeri”, per uno sarà pollo, riso e verdurine, per un altro un brodino, per un altro una mela e basta, per un altro ancora qualsiasi cosa non implichi fritto, soffritto o salse grasse. Per intenderci, per me (adulta) una normale bistecca con due patate e un’insalata verde condita normalmente, o un piatto di pasta con il sugo e un contorno di verdure o crudità (non cucinate con grasso), il tutto coronato con una frutta, rappresentano il “leggero”. Pesce al vapore o alla griglia con verdure (al vapore), il “superleggero”. Un brodino con le verdure dentro e/o un piatto di riso, quello che mangi quando sei proprio malato. Il “pesante” sarebbe un primo condito + un secondo, verdure saltate con l’olio invece di essere grigliate o al vapore, o la polenta concia con lo spezzatino, o cotechino e lenticchie in laute quantità, più vino e dolce, insomma, roba del genere. E’ quello che intendi anche tu?

    ricambio l’abbraccio

  1. leggero è quello che non gonfia la pancia, che non provoca la comparsa di sintomi e segni dermatologici, che non provoca cacche con odori molto forti o stitichezza, che non provoca dipendenza con sintomi di irritabilità o letargia se non viene mangiato entro un certo lasso di tempo. ben pochi alimenti oggi hanno queste caratteristiche. in più bisogna considerare i gusti del bambino. si impara con tante prove e soprattutto con tanta pazienza

    • Alexandra

    • 12 anni fa

    OK. Esclusi latte e derivati, nulla di ciò… salvo la pancia gonfia, che però dovrebbe condurre ad eliminare piselli, lenticchie, fagioli e tutti i legumi, nonché maggior parte delle verdure, lasciando alla mia piccola solo carne, pesce e farinacei. (L’altra sera le ho proposto solo riso e pollo, non ha apprezzato molto.) “letargia”, in particolare, credo che sia quanto di più ignoto alla mia cucciola si possa immaginare. Quanto alla dipendenza … a parte il suo latte, se le si da 2 volte di seguito la stessa cosa, rivolta sindacale.

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