Prendersi cura dei capelli per prima cosa vuol dire scegliere con attenzione i prodotti che usiamo per lavarli.
In linea generale quando acquistiamo uno shampoo è meglio evitare:
– tensioattivi di origine petrolchimica o comunque troppo aggressivi; un modo semplice per capire il potere sgrassante e quindi l’aggressività di un tensioattivo è la dimensione delle bolle che produce: più sono grandi, più, di conseguenza, emulsiona e quindi sgrassa. Una schiuma cremosa e durevole è invece indice di un tensioattivo delicato.
– silicone nelle sue varie forme (finiscono tutti in –one o -siloxane); oltre ad essere altamente dannoso per l’ambiente è infatti proprio il silicone che favorisce la creazione delle doppie punte: avvolgendo come una guaina il capello fa sì che con l’effetto del calore del phon questo scoppi e si divida.
MEA, TEA, DEA, MIPA, EDTA tutti molto aggressivi e sgrassanti
Ricordate che è assolutamente sconsigliato l’uso di qualsiasi tipo di sapone.
I capelli amano un ambiente acido mentre il sapone ha sempre un PH basico; usarlo quindi favorisce l’apertura delle squame del capello e in più, unito ad un’acqua dura, forma sali insolubili che si depositano sui capelli stessi rendendoli opachi e inestricabili.
Alternative offerte dal mondo del naturale sono lo shampoo con farina di ceci e quello fatto con l’argilla shikakai, si fa in entrambi i casi una pappetta e la si applica sui capelli bagnati.
I risultati sono vari e contrastanti, c’è chi ci si trova benissimo e chi si ritrova con i capelli troppo secchi.
Le stesse attenzioni ovviamente vanno rivolte alla scelta del balsamo.
Dato che i capelli amano un ambiente acido è fondamentale che abbia un PH tra 4 e 5 in modo da aiutare la chiusura delle squame; se non abbiamo particolari problemi a districare i capelli sarà sufficiente un risciacquo fatto con una soluzione di acido citrico al 15%, lo stesso risultato che possiamo ottenere con l’aceto ma senza che i capelli sembrino insalata.
Se invece vogliamo avere anche un effetto condizionante, cioè che riduca la carica elettrostatica, l’unica alternativa ai sali quaternari che sono altamente tossici per l’ambiente (vedi ad esempio il Cetrimonium chloride) è scegliere un balsamo contenente esterquat.
In conclusione possiamo quindi cercare un buon balsamo eco-bio o ancor meglio, e soprattutto molto più economico, possiamo acquistare un ….ammorbidente!!!
Tra gli ammorbidenti eco-bio infatti è facile trovarne uno a base di esterquat e acido citrico: possiamo, in base alle nostre esigenze, usarlo puro o diluito e tutt’al più aggiungervi pochissimo olio (jojoba è l’ideale) per renderlo più nutriente.
Elena Suppo
Chiara
Potete indicare dei prodotti con le caratteristiche indicate per adulti e bimbi? Grazie!
Libby
Quindi nemmeno il sapone di Aleppo funziona come shampoo?
Elena Suppo
Di prodotti ce ne sono tantissimi: ad esempio ottimi sono al solito i prodotti della Weleda, altrettanto ma assai più economico lo shampoo della Ecor e poi puoi trovarne molti anche nei supermarket (per es. l’Esselunga!!)devi solo aver la pazienza di controllare l’INCI!!
Il sapone di Aleppo è un normalissimo sapone a base di olio di oliva e quindi è assolutamente inadatto ai capelli!!