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Tradizioni e ricette con i bambini
ricette bambini crepes

La festa della Candelora prende il suo nome dall’usanza di benedire le candele destinate ad essere usate in chiesa durante l’anno.

E’ conosciuta anche come Festa della Purificazione perché secondo la tradizione ebraica, dopo il parto di un figlio maschio una donna veniva considerata impura per 40 giorni e si doveva recare al tempio per purificarsi, cosa che fece Maria il due febbraio, esattamente 40 giorni dopo la nascita di Gesù.

La ricorrenza veniva festeggiata anche nella tradizione pagana, e forse la tradizione cristiana ha istituito una festività in concomitanza con una festa pagana per sostituirsi ad essa. La Candelora sul calendario, si colloca a metà strada tra inverno e primavera e dal punto di vista simbolico sta tra la luce ed il risveglio della primavera, e il buio, il freddo e la morte dell’inverno.

A partire da questa data, infatti, in questo periodo dell’anno, le giornate si allungano visibilmente; è per questo che intorno alla festa sono sorti numerosi proverbi aventi come sfondo le previsioni meteorologiche per la stagione primaverile che si sta avvicinando, il più famoso dei quali recita: “Quando vien la Candelora, de l’inverno semo fora; ma se piove o tira vento de l’inverno semo dentro”.

C’è inoltre la credenza che gli animali in letargo – in molte zone si tratta dell’orso, in altre del tasso, in America della marmotta – si risveglino in occasione della Candelora per verificare se sia ancora inverno, e decidere in base ad esso se tornare indietro per altri 40 giorni, o fermarsi in superficie.

Attualmente le modalità e le tradizioni attraverso le quali questa ricorrenza viene ricordata sono estremamente variegate, mutando anche considerevolmente a seconda della zona.

Queste festività, andrebbero condivise con i bambini e fatte loro conoscere, soprattutto perché strettamente legate al ciclo della natura ed al suo naturale svolgersi, ritmo con cui i bambini si troverebbero in naturale sintonia. Ma purtroppo al giorno d’oggi sono spesso sconosciute o quasi dimenticate, passando frequentemente in sordina, a vantaggio di usi ormai totalmente commerciali.

Attività tradizionale del giorno della Candelora è la creazione di candele, attività che potrebbe costituire l’occasione ideale per riciclare i vari mozziconi di candela avanzati; ci possiamo però limitare, se il tempo a nostra disposizione è poco, o non ce la sentiamo di destreggiarci tra pentole e cera bollente, a decorare delle grosse candele o ceri con i nostri bambini.

A questo scopo potremmo riciclare i pezzetti di colori a cera, che giunti ormai alla fine dovremmo buttare, sciogliendone lentamente a bagnomaria gli avanzi, tenendo le cere separate per colore, utilizzandoli una volta fluidi aiutandoci con l’aiuto di un bastoncino in legno, (ad esempio uno spiedino privato delle estremità appuntite) per intingerlo nel colore e far disegnare ai nostri bambini (i grandicelli lo potranno fare da soli, i più piccoli con un po’ d’aiuto da parte vostra) i motivi che più piaceranno loro.

In alternativa, le candele possono essere decorate con elementi naturali come stecche di cannella, chiodi di garofano ed anice stellato, riciclando un po’di quei materiali che la dispensa di cucina ci mette generosamente a disposizione senza bisogno di uscire per acquistare nulla. Può essere anche l’occasione per occupare un po’ di tempo in un periodo dell’anno in cui i bambini sono frequentemente ammalati. Ricordiamoci però di porre SEMPRE le candele accese lontane dalla portata dei bambini e di non lasciarle mai incustodite.

In Francia invece c’è un altro bellissimo uso, particolarmente gradito ai bambini, che consiste nel preparare le crepes, tenendo la padella su cui cuociono sulla mano destra, ed una moneta d’oro, che ha lo scopo di propiziare la fortuna, stretta nella mano sinistra.

Ecco la ricetta delle crepes, per la cui preparazione e farcitura i vostri bambini potranno aiutarvi, rendendosi anzi protagonisti.
La ricetta è molto semplice, vi occorreranno:
200 g della farina che preferite
circa 400 ml di latte (anche vegetale)
2 uova
2 cucchiai di zucchero (se le volete dolci, altrimenti omettetelo)
2 cucchiai d’olio evo
Un pizzico di sale

Fate pesare ai bambini (per aiutare i più piccoli insegnate loro ad usare le tazze graduate) gli ingredienti, e fateglieli aggiungere l’uno dopo l’altro con ordine, mescolando gentilmente con l’aiuto di una frusta per evitare il formarsi di grumi. Prima la farina setacciata, poi lo zucchero, il latte, l’olio, ed infine le uova (tuorlo ed albume) precedentemente sbattute.

Lasciate riposare la pastella per un’ora. Ora tocca a voi. Preriscaldate una padella antiaderente ed ungetene leggermente il fondo d’olio, versate un mestolo di composto, avendo cura di coprire con esso tutto il fondo della padella in modo omogeneo, dopo un minuto, quando la crepe si staccherà dal fondo, giratela e cuocetela dall’altra parte, fate così fino a terminare la pastella.

Ora tocca nuovamente ai bambini: mettete a loro disposizione sul tavolo un po’ di ingredienti, miele e scaglie di mandorle e cannella, sciroppo d’acero e fettine di frutta, crema al cioccolato e banane a fette, marmellata, composta di frutta, quel che avete a casa e vi viene in mente, e lasciateli liberi, sia pure pasticciando un po’ se sono piccoli, di farcire a piacere la loro crepe, da gustare … a lume di candela.

Michela Boscaro

Commenti (7)

  1. […] della Candelora, una festa spesso dimenticata, ma di origini antichissime, che segna l’avvicinarsi della […]

  2. Come sempre i tuoi post sono belli, chiari, interessanti ed utili. Conoscevo il proverbio della Candelora e trovo sia molto bello far conoscere ai bambini queste tradizioni, per condividere più intensamente i vari momenti dell’anno e l’avvicendarsi delle stagioni.
    Grazie Michela!

  3. Grazie a te Tamara, io sono cresciuta a pane e proverbi, ne ho sempre sentiti usare molti dalla nonna e dalla mamma, quasi tutti in dialetto, mi piace ricordarli, e mi piace che i miei bambini li conoscano, così come il dialetto, anche se purtroppo non lo parlano con scioltezza. Ciao. Michela

    • jessica

    • 13 anni fa

    Ciao Michela, una bella tradizione e bellissimi suggerimenti… proverò presto anche la ricetta! Grazie

  4. Ciao Jessica, grazie!
    A presto,
    Michela

  5. Eccomi qua!

    non sapevo della tradizione delle crepes. E io che mi sono attrezzata per festeggiare preparando la pizza. Vabbè le crepes possono aspettare domani……intantoi bambini aiuteranno a tirare la pasta!

    Una domanda: ma i con i colori a cera sciolti si disegna sul foglio o su una candela?

  6. Ciao Alessandra, va benissimo anche la pizza 😉
    Io ho scritto di usarli sulla candela, ma credo si possano utilizzare tranquillamente anche sulla carta. Ciao.
    Michela

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