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Massaggiare il bambino e la mamma, perché?

massaggiare bambinoIl massaggio è una tradizione antica, che risale almeno al 2500 a.C., con origini e tradizioni differenti in ogni parte del mondo.

Esistono molte tecniche conosciute, alcune prevedono massaggi più profondi, con l’impastamento dei muscoli, altre massaggi più superficiali con sfioramenti e pressioni leggere, altri ancora si basano sulla stimolazione di alcune aree precise del corpo (come il massaggio shatsu o quello ayurvedico).

I vari trattamenti hanno differenti finalità e conducono ovviamente a diversi risultati. In generale, però, è stato dimostrato che il massaggio ha un effetto calmante e rilassante: chi lo riceve ha una pressione sanguigna più bassa e minori pulsazioni, inoltre il livello di ormoni dello stress in circolo nel suo corpo diminuisce considerevolmente.

Quando i bambini vengono massaggiati diventano più calmi, socialmente più maturi e hanno meno problemi fisici; i bebé in generale e i nati prematuri in particolare, beneficiano molto del tocco contenitivo e del contatto, che li aiuta ad acquistare peso e a rielaborare le difficoltà dell’adattamento alla nuova vita.

Il benessere fornito dal massaggio è derivante dalla stimolazione della pelle e dei nervi, i quali trasportano i messaggi legati al tocco piacevole aumentando il livello dell’ossitocina nel corpo. L’ossitocina è un ormone dallo straordinario effetto benefico per il nostro organismo: fra le altre cose è collegato alla sensazione di rilassamento, aumenta la soglia del dolore, favorisce la crescita e la cura delle ferite, supporta l’apprendimento e le interazioni sociali.

La pelle è il primo organo di senso che si sviluppa nel feto, sin dall’ottava settimana di vita, ed è anche il più esteso, poiché ricopre tutta la superficie corporea, fungendo da membrana fra noi e il mondo.

La pelle registra la temperatura, la pressione, il tocco e il dolore e, attraverso i recettori, invia i messaggi al sistema nervoso centrale. Grazie a questo organo di senso possiamo interpretare velocemente ed efficacemente i messaggi che provengono dall’ambiente che ci circonda. È grazie a questo organo che possiamo godere del benessere del tocco e del massaggio, in modo quasi intuitivo, nel senso che pur non conoscendo nei dettagli il funzionamento della biochimica che vi sta dietro, sappiamo bene quanto possa essere rilassante.

Il tocco e il massaggio hanno pochi effetti collaterali, perlomeno nelle persone sane, e basta poco per raggiungere i primi benefici: avete presente come ci sentiamo quando una persona cara o qualcuno che ci piace manifesta fisicamente il suo affetto verso di noi? Come i bimbi hanno bisogno di tenere la mano della mamma o del papà per sentirsi sicuri, anche gli adulti hanno bisogno del contatto per sentirsi amati: la vicinanza fisica e psicologica è salutare!

Purtroppo, negli ultimi decenni, la nostra società è stata sempre più improntata alla rapidità, alla fretta e alla produttività, tutte cose che causano competizione, distacco e stress; stiamo progressivamente perdendo la capacità di relazionarci con gli altri, soffrendo un po’ tutti della carenza del contatto.

Ma quale può essere l’utilizzo del tocco e del massaggio nel percorso nascita (dalla gravidanza al post-parto)? In gravidanza, i massaggi attivano le risorse interiori materne, aiutando la donna ad ascoltare i messaggi del proprio corpo e del suo bambino o della sua bambina, oltre a favorire il rilascio delle tensioni.

Il massaggio può essere praticato e ricevuto durante tutto il percorso nascita, come tecnica professionale, come gioco, come modalità di relazione, una pratica di benessere che non dovrebbe mancare nell’accompagnamento alla maternità.

E quando il bebé sarà nato, la sua pelle avrà fame di contatto tanto quanto la sua pancia avrà bisogno di latte! Il massaggio del neonato e della neonata ha grandissimi benefici che andremo a scoprire nelle prossime settimane e che, capiremo insieme, non si limitano al suo benessere ma si espandono a quello di tutta la società.

Massaggio è qualsiasi gesto, qualsiasi tocco piacevole ripetuto, che crea ritmicità e induce uno stato di rilassamento: in quest’ottica chiunque può massaggiare senza paura di sbagliare, ponendosi in ascolto e chiedendo di essere guidato proprio dalla persona a cui ci si sta dedicando; i massaggi sono coccole che confortano e guariscono. Iniziamo a massaggiare insieme?

 

Nicoletta Bressan

Un commento

  1. […] al nutrimento, uno dei bisogni oggettivi dei bambini piccoli è il contatto. Hanno vissuto per 9 mesi in un ambiente a temperatura costante, senza notte né giorno, nutriti e […]

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