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Pelle dei bambini, pulire senza esagerare!

Prendo le redini di questa rubrica da Elena Suppo, che nel corso degli anni ha offerto tante informazioni e tanti stimoli attraverso i suoi articoli. Quindi, innanzitutto, voglio ringraziare lei, Anita, la Redazione web e tutti voi!

 

Il mio intento attraverso queste pagine è quello di fornire degli spunti, dei piccoli consigli da mettere in atto nella vita quotidiana e delle ricette, quindi sono più che benvenuti suggerimenti, domande e richieste.
Se, per quanto riguarda alimentazione ed educazione, ciascuno di noi valuta le alternative e opera le proprie scelte con decisione, per quanto riguarda la detergenza della casa e la cura della pelle dei bambini spesso si finisce con l’usare semplicemente quello che capita, adottando la soluzione più comoda e a portata di mano, o magari fidandosi della pubblicità e della marca famosa o approfittando delle offerte del supermercato.

 

Eppure anche queste scelte sono importanti, perché possono permetterci di incidere nel mondo e trasmettere ai nostri figli un’attenzione e una cura anche nei piccoli gesti.
Peraltro, un fatto semplice come l’igiene nasconde spesso delle paure molto profonde. Quando diventiamo genitori, infatti, d’un tratto ci troviamo di fronte a qualcosa che non avevamo mai sperimentato: abbiamo il compito di prenderci cura di un essere umano innocente e indifeso, e nel farlo vogliamo impegnarci senza risparmio.

 

A volte questo provoca una serie di timori che possono trasformarsi in fissazioni, specie nei primi mesi di vita del bimbo. Vi è mai capitato di far visita a una coppia che ha appena avuto un figlio e di ritrovarvi in un ambiente completamente sterilizzato, di fronte a un pargolo perfettamente pulito con cui nessuno è autorizzato a entrare in contatto, e che viene lasciato tutto solo in una culletta per paura che germi e batteri lo attacchino senza pietà?

 

O ancora vi è mai successo di incontrare dei bimbi già grandi a cui era vietato di giocare liberamente per evitare che si sporcassero?

Negli ultimi decenni la paura dell’attacco letale di acari della polvere e nemici del pulito ha invaso le nostre menti, complice il marketing che ci impone di comprare una varietà incredibile di prodotti per la detergenza, sempre più aggressivi e sempre più efficaci, alleati nella lotta contro lo sporco. Ma è davvero necessario tutto questo?
L’idea di dover garantire al proprio figlio un ambiente sterile nasce dalla paura di non essere in grado, da soli, di proteggerlo dall’esterno. Se etimologicamente “sterile” significa “vuoto”, “igiene” vuol dire al contrario “pieno, fecondo”. Un ambiente pulito può essere rappresentato, allora, da un posto in cui il bambino possa vivere senza timore di ammalarsi o entrare in contatto con sostanze infette, ma in cui possa sempre sperimentare la propria creatività e giocare senza paura.

Un commento

    • ambra

    • 10 anni fa

    Leonardo 5 mesi e mai disinfettato nulla, mai usato shampoo o bagnoschima specifico, solo semplice amido di riso x il bagnetto, x la lavatrice solo detersivo bio e x il ciuccio e biberon una bella sciacquata sotto l’acqua e via.. 🙂

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