Dopo una pausa di silenzio, ritorno a farmi sentire.
In questi mesi ho avuto la possibilità di confrontarmi con la vicina terra svizzera e capire come funziona lì il mondo delle piccole bocche, dei dentini e anche dei dentoni!
Vi dico, con grande rammarico, che in tema di prevenzione orale siamo molto molto distanti…. Mi spiego: il mio non vuole essere assolutamente un discorso politico (io nella mia vita sono un’Igienista Dentale, non ho nessuna voglia di darmi alla politica!), ma uno spunto di riflessione, con la speranza di migliorare, nel mio piccolo, anche solo qualcosina!
Da qualche mese ho iniziato a lavorare anche in uno studio privato del Canton Ticino e con grande stupore ho scoperto che: nelle scuole materne, OGNI MESE, si reca un’Igienista Dentale a fare motivazione di igiene orale e controllare ogni singolo bambino.
Il Canton Ticino stanzia OGNI ANNO un sussidio economico (vi assicuro consistente) per ciascun bambino dall’età della prima elementare fino alla terza media per garantire le cure odontoiatriche e le sedute di igiene orale da eseguire presso dentisti privati designati…
Bene, qualcuno sicuramente starà già pensando: Valeria, è la Svizzera, una storia ed una cultura diversa, un’estensione territoriale diversa ed altro ancora….Giusto!
Allora vi faccio un altro esempio diametralmente opposto. Pochi mesi fa, un mio collega ha postato su Facebook il video di un programma di prevenzione, tra cui anche la prevenzione orale di bambini delle Filippine: bambini che negli asili lavavano i denti, ciascuno con il proprio spazzolino da denti riposto nel proprio bicchierino….ora vorrei proprio vedere chi ha il coraggio di dirmi: Valeria, ma sono le Filippine!
E allora penso: ma la nostra cara Italia tra i due esempi dove la colloco?! Mah….
È vero, il discorso della prevenzione funziona bene se diventa un interesse collettivo, funziona poco se lo è solo del singolo! Ma la mia domanda è questa: COSA OGNUNO DI NOI PUO’FARE, SINGOLARMENTE, PER FAR Sì CHE LA PREVENZIONE ORALE DIVENTI UN INTERESSE COLLETTIVO?
Io mamme, vi dico: parliamo di denti, parliamo di gengive!
Il primo controllo di un bambino dall’Igienista Dentale o dall’Odontoiatra di buona norma dovrebbe essere effettuato a denti da latte spuntati, quindi prima che il bambino inizi la scuola materna (chiariamoci: non mi rifiuterei mai di vedere un bambino anche prima di quell’età!).
Bene, io vi dico che nella realtà privata visitiamo i bambini, in media, dopo i 6 anni! Quindi mamme, portate i vostri bimbi per una semplice visita di ambientamento, conoscenza e controllo, che non presuppone un intervento!
Altro punto: programmi di prevenzione orale nelle scuole!
Sicuramente negli ultimi anni, grazie ai Corsi di Laurea in Igiene Dentale e grazie ad AIDI (Associazione Igienisti Dentali Italiani), c’è stato un significativo incremento di adesioni di scuole materne e elementari ai programmi di prevenzione orale, ma possiamo fare di più!
Molte scuole non sono a conoscenza di queste opportunità gratuite, altre non lo ritengono importante (il che ogni volta mi delude!), quindi chiedo aiuto a voi mamme: chiedete alle insegnanti dei vostri bimbi se nella scuola è stata proposta un’attività di educazione alla salute orale!
E per chi mi dice che l’educazione alla salute orale sotto forma di programmi di prevenzione orale, incrementa la conoscenza nei bambini, ma non ne modifica le abitudini, io rispondo: “Sono d’accordo, ma iniziamo a parlare di salute orale, poi passiamo all’azione!”
Valeria Scarafile
Carla
Come sono contenta di aver letto questo articolo! Mio figlio andrà alla materna a settembre e una delle cose che mi ha lasciato perplessa è che da un lato è obbligatorio farli mangiare nella mensa perchè così imparano (cosa devono imparare non mi è chiaro, forse pensano che nelle famiglie non si mangi, o si mangi con le mani, non so), e contemporanemente è proibito dotare i bambini di spazzolino, perchè non è igienico (potrebbero scambiarli secondo loro, e questo evidentemente non lo devono imparare a scuola, possono farlo a casa, al contrario delle posate). Mi sembra evidente che è obbligatorio farli restare a pranzo in modo da incrementare i loro guodagni visto il costo dei buoni pasto, e che non hanno nessuna voglia di insegnare proprio niente, a partire dallo spazzolino! Sì siamo messi decisamente male….potrei anche aggiungere di aver sentito di maestre che per far star buoni i bambini gli danno le caramelle. Metodo altamente educativo.
valeria.scarafile
Cara Carla, sono contenta io di trovare concordi per primi i genitori!
La mia non vuole essere una polemica nei confronti personali delle insegnati, sia chiaro. La mia è una valutazione, un confronto tra servizi offerti, forse da migliorare sotto certi aspetti!
Grazie ancora!
Valeria
Maddalena
Infatti, i miei bambini li stavo abituando allo spazzolino dopo i pasti ma…. Al nido comunale è vietato per motivi igienici, e mi dicono le altre mamme, anche alle elementari per lo stesso motivo!!!
valeria.scarafile
Cara Maddalena,
mi fa piacere che si senta la vostra voce di genitori!
Valeria
Guido Benedetti
Cara Valeria,
che bello leggerti. Mi piace.
Ti butto lì qualche riflessione:
– capisco che non ti faccia voglia ma non puoi evitare di fare politica; in quanto professionista di salute fai politica. Sempre. Anche quando non lo vuoi. Perchè la medicina è politica e la politica è medicina. Non a caso, Virchow (quello della “triade”) diceva che “la medicina è scienza sociale e la politica nient’altro che medicina su larga scala”. Con questo post hai fatto politica.. una buona politica.
– l’Italia non sta in un qualche punto tra quei due estremi; perchè estremi non sono ma obiettivi lontani per noi, in un percorso che abbiamo ancora tutto da fare. Pare un’eresia ma, a voler veder le cose, il problema è che in Italia abbiamo e facciamo un’odontoiatria preistorica: pensiamo ancora che un’odontoiatria di qualità sia “raggiungere il successo endodontoico” ma qualità, se parliamo di servizi sanitari, è prima di tutto pertinenza, equità, accesso.
– leggo la “stoccata” finale 🙂 ma guarda che nel programma Fit for School delle Filippine oggi si possono permettere di “fare” a scuola piuttosto che “dire” (cfr. Health Pmeromoting School Framework) proprio perchè sono partiti dallo spiegare alle comunità il perchè avevano bisogno di fare un certo tipo di interventi a scuola; condivso con i genitori poi è stato accettato dalla politica e solo grazie a tutto questo oggi i bambini possono lavarsi i denti a scuola.
Brava Valeria!
Andiamo avanti…
G
valeria.scarafile
Grazie Guido,
perchè sapevo mi avresti capita e grazie per gli spunti di riflessione che mi aiutano ad approfondire la mia tesi!!!!
Sono con te, andiamo avanti!
Valeria