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Il bambino naturale - consigli a genitori e figli

La pedagogia è la scienza che si occupa della riflessione sulla pratica educativa e dell’elaborazione di sistemi e modelli ad essa applicabili. Nel tempo il termine ha finito per coincidere con il concetto di istruzione, per quanto esso abbia un’accezione più ampia che coinvolge molti aspetti della formazione e dello sviluppo del bambino e dell’individuo.

La pedagogia, quindi, si occupa dell’evoluzione del bambino e della sua educazione, molto spesso però in termini di istruzione, disciplina e didattica. E altrettanto spesso ciò coincide con l’applicazione di modelli e sistemi pedagogici prefissati, standardizzati che poco riflettono le esigenze reali dei bambini.

La scuola, ad esempio, è luogo in cui l’educazione dei nostri figli si esplica perlopiù attraverso programmi ministeriali uguali per tutti gli istituti, orari da seguire, voti e giudizi da assegnare, compiti da svolgere e lezioni da ascoltare seduti per ore ai propri banchi nel chiuso di aule vivacizzate da qualche cartellone o disegno, ma sostanzialmente anonime e asettiche. Quella propugnata nelle nostre scuole è una pedagogia standardizzata che si rivolge non al singolo bambino, ma alla moltitudine di alunni presenti alle lezioni, indipendentemente dal fatto che i programmi svolti possano o no destarne l’interesse o stimolarne la curiosità e lo sviluppo intellettivo.

Questo genere di istruizione, e di didattica, non tengono conto di un punto fondamentale: l’individualità di ogni alunno, che ha esigenze, propensioni e capacità proprie e originali.

Anche quando si parla di pedagogia, infatti, è importante – e sarebbe auspicabile – non dimenticare i principi di un’educazione rispettosa dei reali bisogni dei bambini, attenta e sensibile alle peculiarità, alle modalità di espressione e alle potenzialità di ogni individuo. I metodi educativi dovrebbero, quindi, avere quale scopo principale il pieno sviluppo del bambino tenendo conto della sua natura, delle sue capacità intrinseche e dei suoi genuini e personali interessi.

Alcuni sistemi pedagogici, ad esempio la pedagogia montessoriana o steineriana, mettono l’accento sul riconoscimento dell’individualità e originalità di ogni bambino e sull’incoraggiamento dell’espressione delle sue caratteristiche uniche e personali, senza limiti di indirizzo, di spazio, di orario. Solo rispettando l’unicità del bambino e favorendo la libera manifestazione della sua creatività e curiosità – al di là di schemi prefissati, obiettivi standardizzati e uguali per tutti – è possibile crescere individui adulti autonomi, dotati di spirito critico e indipendenti.

Di qui l’elaborazione di un metodo educativo che prevede spazi di insegnamento a misura di bambino, con la messa a disposizione di strumenti didattici e di gioco adatti a lui e liberamente accessibili al bimbo stesso, e lo svolgimento di attività non vincolate ai programmi ministeriali ma volte allo sviluppo di competenze presenti in ogni piccolo alunno (creatività, manualità, inventiva, musicalità) e alla stimolazione del suo interesse e della sua curiosità.

Una pedagogia in sintonia con i reali bisogni dei bambini non frappone ostacoli al loro sviluppo, ma li lascia liberi di esprimersi e di crescere nella loro individualità e unicità.

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