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tiralatte

Attaccate al tiralatte per ottenere solo poche gocce di latte. Perché?
Quante mamme si sono sentite dire che non avevano latte, o comunque non abbastanza, perché la “prova tiralatte” aveva dato un esito scoraggiante?
Quante mamme si sono sentite profondamente dispiaciute o frustrate o deluse di fronte a quelle due dita di latte ottenute con tanta fatica?
«Tre quarti d’ora di tiralatte e ho estratto solo pochi cc».
«Stavo attaccata a quella macchinetta per ore e non riuscivo a riempire neppure un biberon».
«All’ospedale mi hanno detto di provare con il tiralatte per vedere se avevo latte. Ma non ne avevo. Sono uscite solo poche gocce».
Giorgia Cozza ci rassicura su tutto quel che c’è da sapere sul tiralatte, per imparare a usarlo correttamente senza farci prendere dall’ansia da prestazione e scoraggiare dalla scarsa riuscita.

Poco latte con il tiralatte: un mito da sfatare

Quando si usa il tiralatte e non esce proprio niente, se non poche gocce, si può avere l’impressione o il timore che quelle poche gocce corrispondano alla nostra produzione e che quindi non ci sia abbastanza latte per il nostro bambino. Ma è necessario fare chiarezza.
La quantità di latte estratta con un qualsiasi modello di tiralatte non corrisponde alla quantità di latte che riceve il bambino poppando al seno.
Ci sono mamme, e sono tante, che hanno allattato felicemente per anni e con il tiralatte non sono mai riuscite a ottenere più di poche gocce. Questa è una verità fondamentale: il fatto che con il tiralatte otteniate pochissimo latte non significa nulla, non è la “fotografia” della situazione, non è il segnale che manca il latte per il bebè.

Perché il tiralatte non è indicativo

Ma ora vediamo perché il latte estratto con il tiralatte e il latte che il piccolo riceve poppando direttamente al seno non necessariamente coincidono.
Innanzitutto, la suzione del bambino è completamente diversa (e molto più efficace) rispetto all’azione esercitata da una macchina.
Inoltre la reazione della mamma, del suo cervello e quindi del suo corpo (che produce gli ormoni necessari per attivare la produzione, la discesa e la fuoriuscita del latte), è senz’altro differente quando ha il suo bimbo in braccio, pelle a pelle, con quelle minuscole manine posate sul petto, e quando si trova lì con un tiralatte appoggiato al seno.

Perché il tiralatte non sempre funziona

Soprattutto ai primi tentativi, quando ancora non si ha confidenza con questo strumento, può essere il tiralatte stesso a inibire il rilascio di ossitocina e la fuoriuscita del latte.
Non è un caso se mamme che hanno vissuto l’esperienza di un parto pretermine raccontano di essere riuscite a “far arrivare” un po’ di latte in più osservando una foto del loro piccino o tenendo in mano una sua tutina mentre tiravano il latte. Il bambino “attiva” il cervello e il corpo della mamma, come nessuno strumento potrà mai fare.
Infine, per usare un tiralatte in genere è necessaria una certa pratica. È raro che ai primi tentativi si ottenga già una consistente quantità di latte.
Inoltre, a volte il problema è il modello di tiralatte che magari non è quello giusto per noi, quindi per quanti tentativi si facciano il latte non esce.

Consigli utili per le neomamme

Come abbiamo visto, il fatto che il tiralatte non dia i risultati sperati non è indice di una scarsità di latte nella madre; non è altro che un falso mito legato alle poppate, che però ancora oggi purtroppo contribuisce al fallimento di molti allattamenti!
Se con il tiralatte arrivano solo poche gocce, niente panico. Continuate ad allattare il vostro bambino ogni volta che si mostra interessato a poppare, senza orari, schemi o tabelle, e basatevi sul suo benessere per rassicurarvi del fatto che al seno trova tutto il nutrimento necessario.
Se invece siete in difficoltà, non vi sentite sicure, avete dei dubbi, non esitate a chiedere aiuto, rivolgendovi a una persona competente, come una consulente dell’associazione La Leche League, un’ostetrica che conosce bene la materia, o una consulente professionale in allattamento.
E se nel vostro percorso di neomamme incontrerete qualcuno che sostiene l’utilità del tiralatte per giudicare quanto latte producete per il vostro bambino, ignoratelo: iniziate o continuate il vostro allattamento serenamente, fidandovi del vostro corpo e del vostro bambino.


di Giorgia Cozza
Giornalista specializzata nel settore materno-infantile e autrice.


Articolo revisionato il 25 settembre 2020

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