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Dieci anni di Bebè a costo zero

Ebbene sì. Bebè a costo zero compie dieci anni. Un traguardo importante, che fa venire voglia di bilanci. Il momento giusto per fermarsi un attimo e guardarsi indietro, riflettendo sulla strada percorsa.

Tutto è iniziato nell’autunno del 2008, quando si è affacciato sulla scena editoriale con il suo messaggio controcorrente. Allora tanto controcorrente. Ora (per fortuna) un po’ meno. Erano tempi quelli, in cui passava di bocca in bocca il monito che “i bambini costano”. Una certezza, di quelle difficili da intaccare. I bambini costano, quando c’è un bimbo in arrivo, bisogna spendere un capitale! Carrozzina, culla, sdraietta, pannolini, pappe, prodotti per l’igiene… C’è da farci un mutuo in banca. D’altronde basta dare un’occhiata alle liste nascita o ai negozi specializzati: per accogliere un bambino è necessaria una vasta mole di prodotti ed accessori. Prepariamoci a spendere!

Poi è arrivato Bebè a costo zero che si è permesso di mettere in dubbio la certezza consolidata e comunemente condivisa che il destino di futuri e neogenitori fosse quello di investire cifre di denaro importanti per garantire il meglio ai propri bambini.

È stato criticato Bebè a costo zero. A cominciare dal titolo, volutamente provocatorio. È stato accusato di voler privare i bambini del necessario e le mamme delle giuste comodità. Qualcuno ha detto che era un libro anacronistico, qualcuno ha detto che era pura utopia. Ricordo ancora una discussione nel web, in cui alcuni sostenevano con modi poco gentili che l’autrice doveva essere una demente (diciamo così, il termine usato era un altro) e che di sicuro non aveva figli.

Insomma.

È stato criticato Bebè a costo zero. Ma è stato anche amato. Molto amato.

Tanto che nella primavera del 2009, a pochi mesi dall’uscita, era in ristampa. Gli argomenti affrontati interessavano ai genitori. Il passaparola ha fatto miracoli, ancora oggi ringrazio di cuore ogni mamma, ogni papà, ogni ostetrica, pediatra, consulente in allattamento, libraio che ha suggerito questo titolo a una coppia in dolce attesa. Diverse amministrazioni comunali hanno deciso di donarlo ai neogenitori residenti nel loro territorio.

Nel 2011 usciva la seconda edizione aggiornata e arricchita. Nel 2012 Mondadori acquistava i diritti e inseriva Bebè a costo zero nella collana degli Oscar Mondadori.

Dei temi affrontati nel libro abbiamo parlato in occasione delle presentazioni organizzate in tante regioni italiane, in radio, talvolta in tivù.

Il titolo ha varcato i confini nazionali, ha raggiunto le famiglie polacche, ungheresi, spagnole.

Nel 2014 è stato pubblicato il saggio Pannolini lavabili, in un certo senso una costola di Bebè a costo zero che aveva già dedicato un capitolo all’argomento. All’inizio del 2016 usciva quello che potremmo definire il sequel: Bebè a costo zero crescono, la risposta alla domanda di quei genitori che avendo letto e condiviso la filosofia di Bebè a costo zero chiedevano: “Quando sono piccoli va bene, ma dopo?”

Nella primavera del 2016 è uscita la terza edizione di Bebè a costo zero, con nuove testimonianze di genitori e nuove riflessioni sull’importanza delle coccole, della rassicurazione, di un accudimento affettuoso nei primi anni della vita.

In questi dieci anni molto è cambiato nel panorama della genitorialità. Il concetto di fare meglio con meno, i temi affrontati in Bebè a costo zero, l’importanza del contatto e della vicinanza per una crescita equilibrata e serena, non sono più una novità e non incontrano più tutte le resistenze del 2008. Parlando con i genitori, leggendo le discussione nel web, è sempre più probabile imbattersi nel consiglio di non lasciarsi prendere dall’urgenza dello shopping e nell’affermazione che non è realmente indispensabile acquistare tanti e tanti accessori.

Il motto: “Meno oggetti, più affetti” ha conquistato il cuore di tante famiglie che lo hanno fatto proprio e sviluppato lungo percorsi nuovi, arricchenti, stimolanti.

Dieci anni sono volati via in un soffio. Ma Bebè a costo zero mi ha donato l’opportunità di incontrare tante persone speciali. Mamme, papà, bambini, operatori della salute… Persone da cui ho imparato tanto, che è stato una gioia e un onore, conoscere. Grazie a questo libro ho condiviso un “pezzetto” di vita con tante famiglie, mamme che mi hanno scritto o che sono venute alle presentazioni, e mi hanno raccontato qualcosa di loro, dei loro bambini. Un dono importante. Prezioso.

Oggi ringrazio ogni persona che in questi dieci anni ha letto, consigliato, regalato Bebè a costo zero e ringrazio ogni persona che lo leggerà in futuro. Il viaggio continua. L’amore ci accompagna.

di Giorgia Cozza


Guarda il video I dieci anni di Bebè a costo zero!

In questo video ripercorriamo i dieci anni di storia di Bebè a costo zero, dall’uscita nell’autunno del 2008. Colgo l’occasione per ringraziare ancora Anita e Fabio, gli editori, per aver proposto a me questo progetto e per avermi incoraggiato ad accettare, quando ancora non ero sicura di poterlo fare.

Nel video troverete alcune locandine e alcuni scatti delle presentazioni di Bebè a costo zero che si sono svolte in varie città italiane. Non è stato possibile inserire una foto di ogni incontro, ma agli organizzatori voglio dire che conservo un ricordo speciale di ogni appuntamento.

Grazie a tutte le persone che organizzando incontri, leggendo, consigliando, regalando Bebè a costo zero, hanno reso possibile raggiungere questo traguardo. Buon decimo anniversario a noi!

 

 

 

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