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Una letterina dal pancione

Alessandro Volta, per spiegare lo sviluppo del bambino nella pancia, immagina una letterina scritta dal protagonista di questa miracolosa crescita.

Cari mamma e papà,

mi hanno detto che siete molto interessati a conoscere come mi sto sviluppando dentro la pancia della mamma e cosa faccio tutto il giorno.
Vi scrivo per spiegarvi meglio e tranquillizzarvi, ma anche per passare un po’ il tempo.

Il primo periodo dopo il concepimento lo passo tutto per “annidarmi” nell’utero. Non è facile, so che dovevo impegnarmi, altrimenti il mio lungo cammino finirebbe ancora prima di cominciare. In quel primo mese sono lungo mezzo centimetro, ma il mio cuore millimetrico già inizia a battere (anche se neppure l’ecografia più sofisticata è in grado osservarlo).

Il secondo mese è quello più importante: devo prestare molta attenzione a non fare errori, c’è da impostare lo sviluppo di tutti gli organi, un solo piccolo sbaglio può produrre gravi conseguenze! Occhi, bocca, orecchie, mani, piedi, cuore, cervello, polmoni, reni, fegato, intestino per ora non mi servono (uso quelli della mamma), ma nei prossimi anni li dovrò usare quotidianamente e devono funzionare alla perfezione. La mamma è stata molto brava a non fumare, a non bere alcool e a mangiare cibi sani, così mi ha reso il compito molto più semplice. Sono lungo quasi 3 centimetri.

Nel terzo mese perfeziono tutto il lavoro precedente e divento quasi 10 centimetri, non posso ancora giocare a basket, ma mi sto attrezzando!
I medici prima mi chiamavano “embrione”, mentre adesso per loro sono diventato un “feto”; non preoccupatevi però, sono sempre io, il vostro amato bambino. Ho anche iniziato a muovermi, ma la mamma ancora non può accorgersene. La bella notizia è che adesso il rischio di aborto spontaneo a causa di qualche strano incidente è molto basso; se volete annunciare al mondo che sto arrivando avete il mio consenso.

Nel quarto mese raddoppio la mia lunghezza, sono pieno di energia e voglio crescere in fretta. Anche la mamma sta meglio, non ha più la nausea e dorme più serenamente, se si mette a passeggiare in campagna o nei boschi stiamo meglio entrambi. Fra un po’ può iniziare a sentire i miei piccoli movimenti.

A cinque mesi ho già preparato tutti gli organi, anche quelli più piccoli. Ormai peso quasi 300 grammi perché la placenta lavora a pieno ritmo e mi arriva tutto quello che mi serve. Sto organizzandomi per provare se tutto funziona e devo iniziare a programmare gli allenamenti per quando sarà ora di nascere. Il tempo passa in fretta, anche voi potete iniziare a organizzarvi.

Nel sesto mese inizio ad avere le idee chiare su cosa devo fare. Imparo a succhiare e a deglutire (non ho bisogno di mangiare, lo faccio solo per allenamento). A volte ho anche il singhiozzo e la mamma lo sente, ma non deve preoccuparsi, ho imparato a mettere il pollice in bocca e il singhiozzo passa, il problema è che ci sto prendendo gusto….
Sto anche molto attento ai sapori del liquido amniotico e riesco a indovinare cosa ha mangiato la mamma. A questo proposito vi informo che vado matto per i minestroni, quelli saporiti con dentro un po’ di tutto; mi piacciono anche le cipolle dell’orto del nonno, che contengono sostanze che mi sono molto utili per mettere a punto il funzionamento degli organi più complessi. Continuo a raddoppiare di peso, adesso ho superato i 700 grammi e sono lanciato per cambiare unità di misura e passare al chilo. Vi ricordate di quando ero soltanto pochi grammi?

Nel settimo mese trasformo l’utero in una palestra. Sono sempre in movimento, dormo poco perché non ho tempo da perdere. Muovo il torace per allenarmi alla respirazione, spingo con le gambe per quando dovrò aiutare la mamma a farmi uscire da qui, faccio movimenti di rotazione perché saranno utili anche loro. Non preoccupatevi per me, nel DNA che mi avete trasmesso fin dall’inizio ci sono tutte le istruzioni per sapere cosa devo fare e il mio cervello è cresciuto velocemente: adesso è il mio organo più grande. Praticamente sono un piccolo grande computer e sto installando ogni giorno nuovi programmi e nuove utilissime App.

All’ottavo mese mi sentirei già pronto per nascere, ma devo ancora mettere a punto cose importanti: i polmoni non sono perfettamente maturi e anche l’intestino non mi sembra del tutto pronto per digerire il latte della mamma (ho già l’acquolina in bocca…). Allora continuo con gli allenamenti, anche se lo spazio comincia a ridursi, per fortuna qui è tutto molto liscio e morbido. Volevo dire alla mamma di parlare e di cantare un po’ più spesso; è da un paio di mesi che ci sento benissimo e la sua voce mi tiene compagnia. Qui non c’è niente da vedere e quindi il tempo passa meglio se posso ascoltare qualcosa di bello e interessante.

Al nono mese, potrei dire che vedo la luce….insomma ho voglia di vedervi e di stare nelle vostre braccia. Sono a testa in giù da diverse settimane, non è scomodo come pensate, ma adesso sento che è ora di chiudere questa bella esperienza e iniziarne un’altra del tutto nuova. Ho sentito che la chiamano vita. Io sono pronto e voi?


di Alessandro Volta
Pediatra neonatologo, autore di Neopapà è facile e L’allattamento spiegato ai papà.
Cura il sito www.vocidibimbi.it.

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