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Intervista a Theresa di Montessori in Real Life: com’è crescere i bambini con il metodo Montessori

In attesa della prossima uscita Il bambino piccolo Montessori, ti proponiamo una serie di articoli tradotti dal blog The Montessori notebook di Simone Davies, autrice del libro.

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Intervista a Theresa di Montessori in Real Life: com’è crescere i bambini con il metodo Montessori

Ho una vera chicca per voi oggi! Ho contattato Theresa di Montessori in Real Life per chiederle di concedermi un’intervista per il blog e ha risposto di sì. Per chi di voi ancora non la conoscesse, Theresa era una maestra in una scuola dell’infanzia Montessori. Ora è mamma dell’adorabile Dakota e in attesa del secondo figlio. Vi consiglio di seguirla su Instagram, dove condivide spiragli della sua vita familiare e la semplicità, la tranquillità e la concentrazione che emergono sono una vera ispirazione.

Quindi oggi abbiamo la possibilità di imparare qualcosa in più su cosa vuol dire essere un maestro Montessori e applicare i principi Montessori anche a casa con i propri figli.
È fantastico ascoltare Theresa parlare delle loro passeggiate quotidiane, senza una tabella di marcia da seguire, ma semplicemente considerandolo un momento per permettere a Dakota di esplorare e giocare nelle pozzanghere. Sono sicura che ne rimarrete colpiti.
Ringrazio ancora Theresa per averci permesso di sbirciare in casa sua e imparare qualcosa in più sul crescere i bambini con il metodo Montessori.
 

1. Dove vivi e con chi?

Vivo a Seattle, Washington, con mio marito, mia figlia di 19 mesi Dakota e il nostro cane. Alla fine di maggio accoglieremo un nuovo membro della famiglia, un maschietto!

2. Prima di avere Dakota eri una maestra per l’infanzia della AMS (Società Americana Montessori). Cosa cambia nell’applicare i principi Montessori a casa rispetto a quando insegnavi?

Da quando sono diventata mamma, mi sono resa conto che è molto più facile attenersi alla routine in classe, dove c’è un programma più rigido e formale. A casa, il nostro programma è più flessibile, facciamo piccole “gite” quasi ogni giorno, di conseguenza la nostra routine cambia continuamente. Direi anche che il ruolo di mamma, a differenza del ruolo di guida, ha portato molta più insicurezza, emotività e compassione verso gli altri genitori!
Sebbene la mia fiducia nell’educazione Montessori non ha vacillato, capisco la sfida che i genitori affrontano a casa nel mettere in atto tutti i principi.

3. Al momento, qual è la cosa che più ti piace fare con Dakota?

Al momento è leggere. Leggiamo tantissimi libri! Per stare al passo con la sua passione abbiamo iniziato ad andare insieme in biblioteca ed è molto divertente per entrambe passare dai libroni plastificati a libri illustrati più impegnativi. Più volte al giorno, ci accoccoliamo sul divano e leggiamo un paio di libri (di solito ha il suo preferito del giorno o della settimana che dobbiamo leggere e rileggere). Prima del pisolino e di andare a letto, leggiamo nel suo angolo lettura in camera, mentre quando si sveglia leggiamo sul letto. Non va mai a dormire senza un libro al suo fianco!

 

4. La casa è organizzata in maniera particolare, in modo da applicare il metodo Montessori? E qual è il luogo più comodo e accogliente di casa?

Cerco di rendere la nostra casa il più adatta e a portata di bambino possibile. Invece di avere una stanza dei giochi predisposta, i materiali di Dakota sono incorporati nella zona giorno, dove trascorriamo la maggior parte del tempo insieme. Per esempio, vicino alla porta d’ingresso ha un piccolo sgabello a gradino per togliersi le scarpe e attaccapanni bassi per appendere il cappotto. In salotto, ha a disposizione un paio di scaffali per mettere i suoi libri e il suo materiale. Nella sala da pranzo/cucina, ha un tavolino e una sedia, così come un armadietto con i suoi piatti e accessori. Camminando per la casa, mi chiedo continuamente: «cosa posso fare per far sentire Dakota più indipendente e in grado di cavarsela da sola?».


Il luogo più comodo e accogliente è decisamente il salotto. Trascorriamo la maggior parte della giornata lì a giocare, leggere e lavorare. La vista del bosco è spettacolare e in inverno il camino è meraviglioso. A Dakota piace molto avere accesso a tutte le sue cose nella stanza e lavorare vicino a me o per conto suo.

5. Per dare l’idea di una giornata “tipica” della tua famiglia, puoi condividere alcuni riti o abitudini divertenti?

Uno dei nostri riti preferiti è la nostra (quasi) giornaliera passeggiata decisa da Dakota. Viviamo vicino a un bosco e adoro osservare le reazioni di Dakota davanti a panorami e suoni che catturano la sua attenzione. Usciamo senza programma e senza destinazione, quindi possiamo fermarci a ogni pozzanghera e raccogliere ogni sasso che le piace lungo la strada. Vedere la sua pura gioia mi ricorda che bisogna apprezzare le piccole cose.

6. Cosa fai per portare pace e tranquillità in casa?

Mi piace molto fare yoga, o semplicemente stretching, e ho cominciato a chiedere a Dakota di farlo con me. Lei lo chiama «stetch» e quello che fa è rotolare sul tappetino con le gambe all’aria oppure sedersi vicino a me. Nelle giornate pesanti, è un’attività che offre qualche minuto di pace e concentrazione, cose di cui abbiamo bisogno più di quanto immaginiamo!

7. Una domanda che vorresti che ti chiedessi? E poi ovviamente vorremmo sentire la risposta…

«C’è qualche elemento del metodo Montessori che è stato sorprendentemente facile o sorprendentemente difficile da applicare a casa?»
Organizzare l’ambiente Montessori a casa è stato facile e divertente. Osservando Dakota in azione, sono rimasta piacevolmente sorpresa da quanto siano evidenti i suoi interessi e i suoi bisogni. Adoro tutto: dal creare e giocare con il materiale al provare nuove disposizioni dei mobili.


Al contrario, essendo una persona che si muove e parla velocemente, a volte trovo difficile dedicare a Dakota il tempo e la pazienza che le servono per completare un’attività impegnativa. Devo ricordare a me stessa di rallentare e di concederle il tempo di concentrarsi e affrontare una nuova attività. Ne vale sempre la pena!


Leggi l’articolo originale: An interview with Theresa of Montessori in Real Life about raising toddlers in a Montessori way

Traduzione di Arianna Rossignoli

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