La cura della persona è un importante spazio di autonomia che il bambino può acquisire gradualmente e che spesso suscita il suo interesse.
In particolare, le attività legate all’acqua sono per il bambino piccolo fonte di grande coinvolgimento e benessere e spesso riescono a tranquillizzarlo.
L’attività del lavarsi le mani presenta alcuni punti particolarmente interessanti, che in qualche modo affascinano il bambino e sui quali è importante soffermarsi.
Primo è il momento dell’insaponatura, quando il bambino afferra la saponetta che scivola fra le dita e i palmi delle mani e produce una piacevole sensazione al tatto, quasi una carezza che è anche sfida silenziosa che la saponetta lancia al bambino: non farmi cadere!
Un esercizio motorio di attenzione e precisione.
Il momento, poi, in cui il bambino sfrega le mani insaponate rappresenta per lui un tempo magico per la schiuma prodotta col sapone: soffice, leggera, voluminosa e profumata, nata quasi dal nulla.
Anche il contatto con l’acqua che scorre, quel piccolo filo trasparente, caldo, freddo o tiepido, che passa attraverso le dita produce nel bambino un piacere profondo e benevolo.
In generale è importante, durante questo tempo di lavoro del bambino, carico di meraviglia e scoperta del mondo e di sé attraverso i sensi, non sollecitarlo e concedergli il tempo per assaporarlo.
Affinché ciò avvenga al meglio è necessario che sia l’ambiente sia la modalità con la quale ci rivolgiamo al bambino siano adeguate e di qualità.
Per quanto riguarda l’ambiente, possono essere adottati piccoli accorgimenti che rendono questa attività semplice ed eseguibile in autonomia dal bambino.
È importante che il bambino possa accedere al lavandino e raggiungere il rubinetto.
È possibile consentire questo con l’utilizzo di pedane sulle quali può salire autonomamente.
In secondo luogo, è importante che tutti gli oggetti necessari allo svolgimento dell’attività siano adeguati e collocati al giusto posto.
Le dimensioni della saponetta devono essere proporzionate alla mano del bambino e la forma deve essere piuttosto lineare, non troppo sagomata, affinché scorra facilmente fra le sue mani.
È importante che anche la saponetta abbia un suo posto: un portasapone o un piattino che la contengano adeguatamente.
Anche l’asciugamano deve poter essere raggiunto facilmente, non deve essere troppo grande né troppo spesso poiché questo ostacolerebbe i suoi movimenti.
Oltre a curare questi aspetti più concreti, è importante che l’adulto mostri al bambino come eseguire questa successione di azioni, facendolo lui stesso.
I movimenti che l’adulto mostra al bambino devono essere pochi, chiari ed eseguiti lentamente, affinché il bambino possa osservarli e quindi ripeterli.
Occorre quindi prendersi il giusto tempo, quando possibile, ed eseguire con cura e tranquillità questa attività.
È altresì fondamentale avere cura di riordinare sempre gli oggetti che abbiamo utilizzato: riporre il sapone nel portasapone e non sul bordo del lavandino, riporre l’asciugamano, chiudere con cura il rubinetto.
Questa modalità risponde al bisogno di ordine del bambino e nel contempo gli offre un modello di utilizzo rispettoso e attento dell’ambiente che viene poco a poco interiorizzato, fino a diventare spontanea abitudine quotidiana.
Il linguaggio del bambino piccolo e il pensiero Montessori
Come favorire l’uso della parola nei primi anni di vita
Un piccolo libro che suggerisce idee pratiche per sviluppare il linguaggio, partendo dal pensiero di Maria Montessori e di altri rinomati studiosi dell’infanzia.
Tanti suggerimenti su come sistemare casa e creare un ambiente interessante e sicuro su
Il bambino piccolo Montessori
Infine, è importantissimo non solo non mettere fretta al bambino, ma anche non interromperlo continuamente se non esegue alla perfezione l’attività o se si dilunga un po’ di più in certi momenti, magari nel contemplare la schiuma o nel tenere le mani sotto il filo d’acqua che esce dal rubinetto.
Anche l’intervento verbale è per il bambino fonte di distrazione sia con lodi che con rimproveri.
Lavarsi le mani, oltre a promuovere l’indipendenza del bambino che non deve chiedere continuamente l’intervento dell’adulto, può essere un’occasione per vivere insieme a lui questo tempo, senza fare le cose al suo posto, ma facendogli percepire la nostra presenza.
Imparerà gradualmente a gestire in piena autonomia, con gratificazione e confidenza, questo importante gesto quotidiano.
Sapersi prendere cura di sé è, quindi, una competenza fondamentale nella costruzione della propria autonomia personale.
di Isabella Micheletti
Autrice, maestra e formatrice dell’Opera Nazionale Montessori.