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Crisi di coppia. Come dirlo ai figli?

Una delle preoccupazioni più diffuse tra i genitori separati è proprio la gestione della crisi di coppia: come comunicare ai figli che mamma e papà non staranno più insieme?
Spesso, pensando di non danneggiare i bambini e i ragazzi, si dicono piccole bugie “a fin di bene”, ma è inevitabile che poi i nodi vengano al pettine. Che fare?
Gaia de Padua, avvocato familiarista, in questo articolo propone alcune indicazioni preziose per gestire al meglio la crisi di coppia e dire ai bambini che mamma e papà si separano.

Comunicare insieme

In primo luogo, comunicare ai figli che si sta per lasciarsi va fatto insieme e non singolarmente, in tempi e modalità differenti.
Quando vi sentirete sufficientemente sicuri della vostra decisione parlate ai vostri figli con calma usando un linguaggio semplice e consono alla loro età.
Scegliete un luogo tranquillo e lontano da interruzioni e interferenze di modo che tutti possiate sentirvi a vostro agio.
Questo è il momento giusto per rassicurare i bambini che da qui in poi mamma e papà resteranno sempre “la loro mamma” e “il loro papà” anche se non vivranno più sotto lo stesso tetto.

Essere pronti all’ascolto

Siate disponibili ad accogliere tutte le domande dei vostri figli in merito alla vostra decisione ogni qualvolta lo richiederanno.
Preparatevi a rispondere ai loro perché e considerate le loro posizioni in merito, senza sminuirle o ignorarle.
È importante per i vostri figli essere chiari e leali evitando di offrire loro una versione edulcorata della realtà soltanto per tranquillizzarli.
Raccontate piuttosto ai vostri bambini gli elementi positivi che ci sono stati nella vostra vita di coppia: quando vi siete conosciuti, quanto vi siete voluti bene e quando avete deciso di avere figli. I ricordi positivi potranno mitigare l’impatto negativo che la decisione di lasciarvi avrà su di loro.
Tenete sempre a mente che l’accettazione di tale evento è un processo lungo, che richiede molto tempo, a maggior ragione per i bambini.

Crisi di coppia e responsabilità

Le reazioni dei vostri figli alla decisione di separarvi potranno essere le più disparate: ci sono bambini che pongono una serie di domande, altri che si chiudono nel silenzio, altri ancora che reagiscono rabbiosamente.
Di solito i bambini, a prescindere dalla reazione manifestata, tendono ad addossarsi la responsabilità della fine dell’unione.
Il vostro compito è proprio quello di far sapere ai vostri bambini che, sebbene sia stato fatto qualsiasi tentativo per tenere in piedi la coppia, loro non sono responsabili della separazione: lasciarsi è frutto unicamente di una vostra scelta.
Spiegate ai vostri figli che l’affetto per loro non verrà mai a mancare e che potranno vedere e amare i genitori come sempre. Rassicurateli che la separazione non interferisce sul volersi bene e sull’essere dei buoni genitori.

Chiedere aiuto

Affidatevi a un avvocato esperto in diritto di famiglia o a un mediatore familiare per la gestione degli aspetti non solo legali ma anche emotivi che la separazione comporta.
Vi siete lasciati, non siete più coniugi, ma restate genitori.
L’immagine del girotondo rende bene l’idea di mamma e papà che, seppur divisi, creano un cerchio con i propri figli intriso di amore, di sicurezza e di fiducia dandosi la mano.
Essere genitori mano nella mano significa adottare tutte le decisioni più importanti riguardanti la crescita dei figli informandosi a vicenda e, se possibile, accordandosi. Per esempio la salute, la scuola, il tempo libero e i cambiamenti nella vita di mamma e papà (lavoro, residenza, abitudini, nuovi compagni), tali determinazioni andrebbero condivise serenamente tra mamma e papà e non fatte diventare oggetto di costante conflittualità.

Consigli di lettura

A. Cecatiello, C.A. Clerici, I miei genitori si dividono. E io? Separarsi e divorziare tutelando se stessi e i figli, Red!
L. Tozzi, S. Carpani, Mia mamma è un albero, mio papà un orso, Il Leone Verde Piccoli


di Gaia de Padua
Avvocato familiarista, esperta in diritto della persona e delle relazioni familiari, professionista collaborativo AIADC, cura il profilo e la rubrica @dirittoalcuore di cui è creatrice e fondatrice.

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