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Mascherine e dispositivi di protezione: sono davvero efficaci?

Le mascherine (o meglio, i dispositivi di protezione delle vie aeree), in base al primo DPCM del 26 aprile scorso sono divenute obbligatorie negli spazi confinati o all’aperto, dove non sia possibile garantire la possibilità di mantenere il distanziamento fisico.
In questo articolo Diego Tomassone, medico e ricercatore COVID-19, non parla della illegittimità di questi provvedimenti sanciti dai DPCM (che risulterebbero, secondo il prof. Ugo Mattei e tanti altri autori, incostituzionali perché violerebbero la gerarchia delle fonti del diritto), ma si concentra sulle evidenze disponibili sulla loro efficacia, e sui possibili rischi per la salute, soprattutto per i più piccoli.

Esistono sufficienti prove sull’efficacia?

La domanda fondamentale che qualsiasi persona si dovrebbe porre quando vengono imposti degli obblighi, soprattutto se gli stessi riguardano questione medico-scientifiche, è: «ci sono sufficienti prove sull’efficacia di questo dispositivo o trattamento, tali da legittimare un obbligo di legge?».
Per quanto riguarda le mascherine in comunità e indossate da soggetti sani o “asintomatici” la risposta è, evidenze alla mano, no!

Esistono un paio di lavori scientifici, anche pubblicati su prestigiose riviste come Nature, di cui uno è una revisione della letteratura che estende lo studio anche alle epidemie di SARS-1 e di influenze, che parrebbe siano propensi a indicare una efficacia delle mascherine in comunità, ma entrambi concludono con l’affermare che servono ulteriori studi e non ci sono, a oggi, sufficienti prove a sostegno dell’uso di questi dispositivi.

Chi davvero dovrebbe indossare la mascherine

In verità, invece, la maggioranza delle evidenze, pubblicate come monografie su importanti riviste come JAMA e The Lancet, è concorde sull’affermare che i soggetti che dovrebbero indossare le mascherine sono:

  • individui con sintomi di infezione respiratoria, come tosse, starnuti e/o febbre;
  • lavoratori del settore sanitario;
  • persone che si prendono cura di, o sono in stretto contatto con persone che presentano sintomi di infezione respiratoria.

Le associazioni dei chirurghi generali degli Stati Uniti d’America sconsigliano caldamente l’impiego delle mascherine per il pubblico, in quanto tale impiego potrebbe ridurre la loro disponibilità per il personale sanitario, per il quale esse sono essenziali e soprattutto perché il loro impiego non protegge dall’infezione da SARS-CoV-2.

Altri interessanti lavori, sempre pubblicati su prestigiose riviste, affermano che un uso improprio delle stesse mascherine (non sostituirle, toccarle con le mani ecc.), aumenti addirittura il rischio di contagio, o che la loro efficacia protettiva, pur confrontando i vari tipi di mascherine, non superi il 34%.
Le fonti ufficiali come OMS e il Ministero della Salute, recependo quanto illustrato sopra, indicano come maneggiare le mascherine proprio per evitare di aumentare il rischio, ma in comunità non siamo in una sala operatoria, e diventa di fatto impossibile rispettare queste regole, rendendo quindi inutile e anzi pericoloso indossare questi dispositivi.

Mascherine: divieto sotto i 6 anni, raccomandate solo dopo i 12

Parlando di bambini, visto che sono da poco iniziate le scuole e le famiglie sono alle prese con tante novità sul versante sicurezza (peccato, però, che con un semplice “accesso agli atti” si evincerebbe che purtroppo le scuole, per la maggior parte, rimangono edifici non sicuri, e non basta mettere mascherine o disinfettarsi le mani per evitare il rischio di ricevere il soffitto sulla testa!), le stesse organizzazioni internazionali UNICEF e OMS hanno redatto un documento condiviso in cui si raccomanda l’uso delle mascherine in comunità non prima dei 12 anni, proprio perché non ci sono evidenze scientifiche a suffragio del loro utilizzo, e vietano l’uso al di sotto dei 6 anni perché le vie aeree sono troppo piccole e i rischi troppo alti, ricordando che il loro utilizzo deve sempre tener conto del rapporto rischi-benefici dell’indossarle.

Stesse affermazioni le troviamo in ulteriori lavori, in cui non solo si raccomanda ancora di tenere conto delle evidenze scientifiche disponibili, ma si fanno notare i rischi e gli effetti collaterali che si possono riscontrare nell’uso prolungato di questi dispositivi, come spossatezza, mal di testa, dolori muscolari, sonnolenza e vertigini dovute al re-inspirare la propria CO2, come l’aumento della frequenza cardiaca dovuta a iperventilazione che può portare a svenimenti, soprattutto nei più piccoli per via del ridotto calibro delle vie aeree e per la loro frequenza cardiaca già fisiologicamente più alta.

Conclusioni e spunti di riflessione

Come abbiamo visto, quindi, ci sono veramente pochissime evidenze per raccomandare l’uso delle mascherine chirurgiche, soprattutto nei più piccoli; oltre a quanto abbiamo visto come evidenze, esistono problemi relativi ad allergie ai tessuti che si manifestano soprattutto con eruzioni cutanee periorali, o addirittura herpes, seppur il tri-tessuto in polipropilene delle stesse mascherine chirurgiche sia considerato e certificato non allergenico.

In ultimo, come ulteriore spunto di riflessione, ricordo che secondo quanto riportato in un recente rapporto pubblicato dal prestigioso British Medical Journal (BMJ), la fabbricazione di dispositivi medici come guanti e mascherine è, per gran parte, monopolio di soggetti che sfruttano il lavoro minorile, abusando di bambini che vivono in condizioni di schiavitù.


di Diego Tomassone
Dottore in medicina, membro SIPNEI e ISDE Medici per l’ambiente, ricercatore COVID-19.


Per approfondire:

Respiratory virus shedding in exhaled breath and efficacy of face masks
Efficacy of face mask in preventing respiratory virus transmission: A systematic review and meta-analysis
Medical masks
Rational use of face masks in the COVID-19 pandemic
Masks and coronavirus disease 2019
Does that face mask really protect you?
Guida per l’uso corretto di mascherine chirurgiche e respiratori per ridurre la trasmissione del nuovo virus influenzale
Using face masks in the community
Carbon dioxide rebreathing in respiratory protective devices: influence of speech and work rate in full-face masks
Effect of respirator protection equipments wear on heart rate in different workload
Scheda tecnica mascherina
The scandal of modern slavery in the trade of masks and gloves
Clinical features in predicting COVID-19
Could immunity boosting therapy help COVID-19 patient?

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