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Foto dei figli minorenni online: cosa stabilisce la legge in caso di coppie separate?

Foto dei figli minorenni online: una delle questioni che si prospetta più frequentemente nelle crisi coniugali riguarda proprio la pubblicazione sui social network di post contenenti immagini dei figli minorenni o notizie che li riguardano.
La stragrande maggioranza dei genitori ha l’abitudine di condividere i momenti più belli della crescita dei loro figli (il primo bagnetto, il primo piccolo passo, la prima vigilia di Natale, il primo giorno al nido, la prima vittoria ad un evento sportivo e così via) e rispondere ai commenti di amici e parenti che si complimentano per i meravigliosi traguardi.
Quando la coppia è unita nessun problema, o quantomeno se mamma o papà non sono d’accordo nel condividere sui social gli scatti dei propri bambini il tutto si risolve tra le quattro mura domestiche. Ma cosa succede invece quando la coppia litiga e si separa? Risponde Gaia de Padua, avvocato familiarista.

Foto dei figli minorenni online: cosa stabilisce la legge a proposito

Ecco che quelle foto postate con entusiasmo e leggerezza possono diventare oggetto di conflitto tra i genitori, così che la mamma o il papà finisca per pretendere, spesso ricorrendo all’autorità giudiziaria, che l’altro genitore rimuova da internet le foto già postate e non ne pubblichi più senza il suo consenso. Difatti, non sono rari provvedimenti con cui il Giudice adito da uno dei due genitori ordini la rimozione di quanto già pubblicato, vietando la prosecuzione di tale condotta per il futuro.
Il Tribunale di Mantova, con ordinanza del 19 settembre 2017, è intervenuto in un caso in cui la madre postava sui social network numerose foto dei figli (anche a seguito degli accordi intercorsi con l’ex marito con i quali la donna si impegnava a non pubblicare foto dei piccoli sulle piattaforme social e a rimuovere quelle già postate) accogliendo la richiesta di immediata inibitoria e rimozione formulata dal padre ricorrente.
Anche il Tribunale di Rieti, sez. III, con ordinanza del 7 marzo 2019, in un caso particolare in cui era la compagna del padre dei piccoli a commettere il fatto pubblicando sui suoi profili social foto dei figli della ricorrente e dell’ex marito, ha vietato la prosecuzione di tale condotta, ordinando la rimozione di quanto già postato.

Quali sono le sanzioni e quali sono i rischi per il minore

Lo stesso Tribunale di Rieti ha inoltre accolto la richiesta di condanna ex art. 614-bisc.p.c. disponendo che in caso di mancata ottemperanza della partner dell’ex marito all’obbligo di interrompere la diffusione di immagini, video, informazioni relative ai figli della ricorrente nei social network, ovvero di mancata ottemperanza all’obbligo di rimuovere tali dati, la stessa dovrà corrispondere l’importo indicato in dispositivo per la violazione posta in essere.
Entrambe le pronunce ravvisano nella pubblicazione via social degli scatti dei figli minorenni un vero e proprio pregiudizio per questi ultimi, ovvero di lesione del loro benessere. Più precisamente, lo stesso Tribunale di Rieti (e similmente il Tribunale di Mantova) ha affermato che «l’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini, non potendosi trascurare il pericolo che qualcuno, con procedimenti di fotomontaggi, ne tragga materiale pedopornografico da far circolare in rete».

Il fondamento giuridico: la tutela del diritto all’immagine

Tali provvedimenti rinvengono il loro fondamento, in primo luogo, nel dettato di cui all’art. 10 cod. civ., concernente la tutela del diritto all’immagine.
Più precisamente l’art. 10 c.c., rubricato “Abuso dell’immagine altrui”, stabilisce che «qualora l’immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli, sia stata esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l’esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l’autorità giudiziaria, su richiesta dell’interessato, può disporre che cessi l’abuso, salvo il risarcimento dei danni».
La norma in esame richiama la legge n. 633 del 1941 sulla protezione del diritto d’autore e, in particolare, gli artt. 96-97 ai sensi dei quali «il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa, salvo che la riproduzione dell’immagine sia giustificata dalla notorietà, dall’ufficio pubblico ricoperto o da particolari necessità scientifiche, culturali o di sicurezza o salvo ancora che la riproduzione sia collegata ad avvenimenti di interesse pubblico o svoltisi in pubblico».

Foto dei figli minorenni online: è necessario il consenso di entrambi i genitori?

La pubblicazione dell’immagine senza il consenso dell’interessato è comunque illecita quando rechi un pregiudizio all’onore, alla reputazione o al decoro della persona ritratta.
«L’immagine fotografica dei figli è tutelata anche dal combinato disposto di cui agli artt. 4,7,8 e 145 del d.lgs.n. 196 del 2003 (riguardanti la tutela della riservatezza dei dati personali) e negli artt. 1 e 16, co. 1, della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 novembre del 1989 ratificata dall’Italia nel 1991, laddove costituisca dato personale e la sua diffusione integri una interferenza nella vita privata del minore. Alla luce della giurisprudenza richiamata e della normativa, è necessario il consenso dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale alla pubblicazione delle immagini relative ai figli minori».
Pertanto, entrambi i genitori separati o divorziati devono essere d’accordo sull’inserimento di post contenenti immagini dei propri figli altrimenti le conseguenze possono essere anche pesanti. Difatti il Giudice, in alcuni casi, può non soltanto ordinare la cancellazione immediata delle foto non autorizzate, ma anche condannare il genitore che ha pubblicato al risarcimento del danno per le foto già postate e prevedere un’ulteriore condanna per ogni eventuale pubblicazione futura.
Risulta dunque evidente che postare foto dei propri bambini vada fatto sempre con sensibilità e rispetto, mai con troppa superficialità.


di Gaia de Padua
Avvocato familiarista, esperta in diritto della persona e delle relazioni familiari, professionista collaborativo AIADC, cura il profilo e la rubrica @dirittoalcuore di cui è creatrice e fondatrice.

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