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Microbiota intestinale: dal latte materno tanti batteri “buoni” per il neonato

corbis-allattamento-senoÈ italiano lo studio scientifico che ha evidenziato il ruolo fondamentale del latte materno per la formazione del microbiota intestinale, ovvero l’insieme dei microrganismi che popolano l’intestino e hanno un ruolo fondamentale nella digestione e nella difesa immunitaria.

Utilizzando tecniche avanzate di spettometria di massa, i ricercatori dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno dimostrato che il microbiota dei neonati nutriti con il latte della loro mamma è ricco di lattobacilli, ovvero batteri amici che favoriscono il benessere del bambino. Ma il latte della mamma non regala solo batteri “buoni”, difende anche da quelli dannosi, i batteri patogeni, che infatti nel microbiota degli allattati sono del tutto assenti o rari.

Osservazioni condotte su cuccioli di topo hanno evidenziato che in assenza del latte della mamma, si verifica invece un aumento delle popolazioni batteriche patogene[1].

È la dimostrazione che il latte materno fornisce ai neonati nei primissimi giorni di vita una sorta di coperta di batteri amici” spiega la dottoressa Lorenza Putignani, responsabile di parassitologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, “che funge da barriera contro l’insediamento dei batteri patogeni e protegge potenzialmente i piccoli dall’insorgenza di una serie di malattie”.

In pratica, il latte materno non difende il bambino dalle malattie “solo” grazie agli anticorpi che contiene, ma anche perché gli fornisce i batteri giusti, quelli che aiuteranno il suo organismo a “funzionare” al meglio, tenendo alla larga i batteri che possono causare malattie.

Questo studio che ci offre nuove informazioni sugli effetti dell’allattamento, rappresenta un nuovo tassello di un quadro in continua evoluzione. È recente anche l’osservazione di una consistente presenza di oligosaccaridi nel latte materno (parliamo di un grammo di oligosaccaridi per 100 ml di latte), che rimane pressoché costante anche se la composizione del latte si modifica nell’arco della poppata, della giornata, della crescita, per rispondere sempre meglio alle esigenze del bambino. I ricercatori si sono interrogati su questa presenza e ne hanno scoperto l’effetto protettivo che si manifesta in tre modi:

-potenziando la flora batterica buona,

-rinforzando le mucose dell’intestino (le pareti dell’intestino, risultando più spesse, riescono a bloccare in modo più efficiente il passaggio dei germi),

-offrendo una generica protezione a tutti gli apparati.

Ricapitolando. Alla nascita il latte materno collabora alla creazione del microbiota del neonato potenziando la presenza di batteri amici e tenendo alla larga i batteri patogeni. Il coinvolgimento del latte di mamma nel buon funzionamento del microbiota continua nelle settimane e nei mesi successivi grazie alla presenza degli oligosaccaridi che “nutrono” i germi buoni permettendo loro di crescere e moltiplicarsi. Sappiamo infatti che solo i germi buoni sono in grado di digerire gli oligosaccaridi. Questo determina una selezione naturale, per cui i germi cattivi non possono moltiplicarsi e sopravvivere nell’intestino del bambino allattato.

Se ci fermiamo a pensarci è meraviglioso. Incredibile e meraviglioso. Nella sua perfezione la natura non finisce di stupirci. E il latte della mamma è un’ottima dimostrazione di questa perfezione. Più lo conosciamo, più studi vengono fatti sulla sua composizione e più restiamo ammirati.

D’altronde questo è il nutrimento perfezionato in milioni di anni per garantire la sopravvivenza della specie umana. E fa ancora più tristezza pensare a quei neonati che sono stati privati di un simile alimento – negli anni del boom della formula artificiale, ma anche oggi – perché i genitori non hanno ricevuto informazioni corrette e supporto per superare eventuali difficoltà da chi dovrebbe favorire e proteggere l’allattamento. I medici, in primis, perché qui stiamo parlando di salute. E quelle in gioco non sono lievi differenze, la scienza lo ha dimostrato, i benefici di salute sono elevati per i neonati allattati e così gli svantaggi per i neonati che non hanno potuto contare sull’alimento materno. Ma anche i famigliari, gli amici, la società tutta che ha un ruolo importantissimo per garantire la salute dei bambini: quello di proteggere e incoraggiare le neomamme, facendo il possibile per aiutarle ad allattare serenamente, per tutto il tempo che desiderano.

 

Giorgia Cozza

 

[1] Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, a questo link http://journal.frontiersin.org/article/10.3389/fmicb.2016.01523/full è disponibile la pubblicazione scientifica in inglese.

Commenti (2)

  1. Grazie Giorgia per questo bellissimo articolo. Ho già provveduto a condividerlo sulla pagina del mio blog. Hai citato fonti e informazioni veramente interessanti. Grazie per Questo importante contributo.

    • Giorgia

    • 7 anni fa

    Grazie a te Annarita, un carissimo saluto 🙂

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