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Come smettere di allattare in modo naturale?
Come smettere di allattare di notte?
Quando si smette di allattare il latte va via da solo?
Cosa accade al corpo quando si smette di allattare?
Può succedere che l’esigenza di concludere l’allattamento al seno si presenti prima per la mamma che per il bambino. In questi casi, è bene ponderare le motivazioni, informarsi e procedere senza fretta, evitando trucchi e bugie e senza l’utilizzo di farmaci.
Ecco 5 consigli per smettere di allattare senza stress e sensi di colpa, proposti dall’ostetrica Maria Cristina Baratto nel suo libro Smettere di allattare?, ricco di preziosi suggerimenti, strumenti pratici e spunti di riflessione.

Smettere di allattare: a cosa servo ora?

Terminare l’allattamento è un’esperienza di distacco e, come tutte le separazioni, può essere doloroso sia per la mamma che per il bambino. Il distacco è in qualche modo una perdita, significa lasciarsi alle spalle quei momenti così intimi e pieni d’amore che caratterizzano le poppate a tutte le età. Ma come ogni altro distacco, anche questa esperienza può trasformarsi in una crescita per entrambi: la mamma lascia da parte il suo ruolo di nutrice fisica, ma conserverà sempre quello di nutrice affettiva; il piccolo lascia il seno e si integra completamente nell’alimentazione famigliare che l’accompagnerà negli anni futuri.
Una mamma che smette di allattare potrebbe sentirsi non più così necessaria per il suo bambino, ma è solo una sensazione. Avete presente quella sensazione di essere indispensabili per il vostro bambino? L’avete nutrito e cresciuto nel vostro corpo, l’avete partorito (non importa se naturalmente o con cesareo) con quel dolore che si sopporta solo per l’amore dei propri bambini e poi l’avete allattato e vi siete sentite così forti e importanti per la vostra capacità di essere colei che alimenta affettivamente e fisicamente il vostro bambino. Ora, anche se il vostro obiettivo fosse smettere di allattare, potreste comunque sentire il peso della mancanza delle poppate.
La bella notizia è che c’è un modo (e forse tanti altri) per superare un momento difficile: il distacco non si può che attraversarlo e quindi viverlo per uscirne trasformate. Trasformate in
donne che hanno vissuto e che si sentono più forti. Anche i bambini hanno necessità di vivere il distacco, starci dentro e poco per volta, rispettando i loro tempi, uscirne cresciuti e più pronti per affrontare le esperienze future, le relazioni con gli altri bambini, la scuola e tutto il resto.
Alcune diadi mamma-bambino necessitano di più tempo per vivere e superare il dolore e la frustrazione del distacco, mentre per altre può essere più veloce. Non c’è nulla di giusto o sbagliato, ci sono il vostro tempo e il vostro modo. Viveteli fino a che siete pronti ad andare oltre. E se avete bisogno di un sostegno fatevi aiutare dal vostro prezioso compagno, dalla vostra famiglia, dalle vostre amiche, dalle mamme alla pari, dall’ostetrica e da altri professionisti della salute. Non vivete la difficoltà in solitudine, perché ci sono molte persone intorno a voi che sono
desiderose di aiutarvi. Accettare l’aiuto non significa non essere capaci, significa farsi accompagnare in un momento di vulnerabilità per riscoprire le proprie grandi e preziose potenzialità.
Durante questo percorso non mancheranno momenti di serenità, di ottimismo, come anche di rabbia, frustrazione, stanchezza, impotenza e altro ancora. Non preoccupatevi, succede
proprio così. Accogliete ogni emozione e stato d’animo, trovate dei modi per esprimervi, lasciate andare ogni cosa e proseguite ritrovando la fiducia.

Come smettere di allattare senza traumi

Un aspetto da considerare è che il vostro piccolo, allontanandosi dal seno, teme di perdere parte del vostro affetto; pertanto, in ogni azione che deciderete di fare, ricordate di non far mai mancare momenti di coccole e contatto fisico con abbracci, baci e carezze; anzi, provate pure ad aumentarli. Le coccole possono solo far del bene, così come anche le parole dolci e affettuose.
Ora vediamo come potete procedere. Di seguito troverete alcuni suggerimenti, quelli che in genere si rivelano più efficaci. Potrete provarli tutti, oppure potrete sceglierne uno, o alcuni. Lasciatevi condurre dal vostro istinto e dalle vostre intuizioni e scegliete ciò che è più in sintonia con voi.
Se per caso nulla funziona, o forse poco, prendete in considerazione la possibilità di posticipare eventuali ulteriori tentativi. Probabilmente il vostro piccolo non è pronto e ha bisogno di più
tempo. Per evitare pianti e urla ingestibili, tanto vale rimandare in attesa di reazioni più miti.

5 consigli per smettere di allattare

Non allattate fuori casa

Cosa ne direste di provare a negoziare con il vostro piccolo e a chiedergli di non succhiare quando siete fuori casa?
Fate un patto con lui e fate in modo che possa accoglierlo e rispettarlo. Ovviamente è necessario che vi rivolgiate a lui con parole semplici che possa comprendere. Se ci riuscirete, non dimenticate di portare con voi un sano spuntino e/o una bevanda ogni volta che uscite di casa, che possiate offrirgli in caso di necessità. Certamente lo gradirà.

Indossate abiti che scoraggino le poppate

Per non mettere in difficoltà il vostro piccolo, indossate abiti che scoraggino l’allattamento, non solo quando siete fuori casa, ma anche a casa, se volete diminuire le poppate.
Quando si allatta viene spontaneo indossare abiti che consentano di scoprire il seno con facilità. Ecco, quando si decide di smettere si fa proprio il contrario per evitare che il piccolo possa raggiungere il seno troppo facilmente.
Questo abbigliamento che scoraggia l’arrivo al seno è utile anche di notte: camicie da notte senza bottoni e con scollature poco profonde, oppure tute intere da notte o pigiami indossati con la maglia dentro i pantaloni. In questo modo il vostro piccolo non avrà la possibilità di raggiungere il seno e non si troverà nella condizione di essere tentato e dover resistere.

Non offrite e non rifiutate

Un altro suggerimento consiste nel non offrire il seno e non rifiutare la richiesta del vostro bambino di succhiare.
Ciò significa che quando il vostro bambino vi chiede di succhiare potete accontentarlo, ma è utile che voi evitiate di proporgli di succhiare il seno in qualsiasi momento della giornatao della notte. Se dovesse succedere che il seno è teso e vi sembra necessario svuotarlo un po’, magari perché il bambino non succhia da qualche ora, spremete pure manualmente un po’ di latte per alleviare la tensione, senza svuotarlo completamente, in modo che il seno si adegui poco per volta ai cambiamenti.

Evitate di mostrare il seno al piccolo

Quando vedono il seno i bimbi si sentono proprio invitati a succhiare, perciò conviene non tentarli. Scoprire il seno e farsi il bagno o la doccia mentre non vi vede è un buon suggerimento, altrimenti potrebbe cercare di avvicinarsi e succhiare. Alcuni bambini fanno addirittura degli agguati alle mamme nude: mentre non ve ne accorgete corrono verso di voi e trovano il
modo di raggiungere il seno e succhiare.

Rimandare la poppata

Può essere di grande aiuto rimandare le poppate, cioè quando il piccolo vi chiede di succhiare potete dirgli che siete impegnate, che state cucinando, che vi state lavando i denti, che state
rispondendo a una mail di lavoro, o altro. Aggiungerete che appena avrete finito ciò che state facendo sarete da lui per una bella poppata. Mi raccomando, mantenete la parola, è davvero importante.

Smettere di allattare all’improvviso

Bisognerebbe dedicare a questo argomento uno spazio a parte, ma vorrei dirvi almeno alcune parole. Se doveste trovarvi di fronte a una richiesta di sospensione dell’allattamento, in quanto dovete assumere una terapia farmacologica, oppure avete una malattia, prima di sospendere approfondite l’argomento e cercate di capire se è proprio necessario.
Certo è che, se dovete smettere da un giorno all’altro, oltre ad avere tanta attenzione nella cura del seno, sarà necessaria la cura emotiva del piccolo che mostrerà la sua disapprovazione con forza. L’affetto è ciò che salva da tutto, non risparmiatevi e coccolate il vostro bimbo più che potete. E fatevi coccolare tanto dal vostro compagno, perché di sicuro per voi la situazione sarà difficile.
E poi guarite presto, così non avrete più bisogno di farmaci e allontanamenti dal vostro bimbo per terapie o ospedalizzazioni.
Abbiate fiducia, andrà tutto bene.


di Maria Cristina Baratto
Ostetrica libera professionista, consulente professionale in allattamento IBCLC, consulente della Care AICIP e Presidente dell’Ordine della Professione di Ostetrica Interprovinciale di Torino, Asti e Cuneo.

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