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Pandemia annunciata: minaccia già all’inizio del nuovo millennio

pandemia
Virus aggressivo atteso entro il 2010

Attesa la super-influenza. Appello Oms ai governi: servono scorte di vaccini

La forma normale dell’ epidemia potrebbe diffondersi da dicembre in Europa

DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES – L’ aspettano. Non sanno quando di preciso arriverà né quale sarà il suo impatto. Hanno però maturato una certezza. Presto il mondo dovrà fare i conti con una super-influenza che contagerà oltre il 50% della popolazione e verrà accostata nei ricordi alla devastante «Spagnola» del 1918.

«Una vera catastrofe, credo che dobbiamo attenderla entro la prima decade di questo secolo. Mi stupirei se accadesse il contrario. Potrebbe essere domani come tra qualche anno», è pessimista John Oxford, il virologo londinese, noto per i contributi agli studi genetici sui virus capaci di seminare malattie con una velocità straordinaria.

Tranquilli però. Al momento dall’ emisfero Sud, dove di solito hanno origine i virus pandemici, non provengono segnali di allarme. Oxford ieri era a Bruxelles, assieme a un gruppo di esperti internazionali, per presentare un documento dal titolo eloquente: «Una corsa contro il tempo».

Anche l’ Oms (Organizzazione mondiale della sanità) lancia un appello: «Non siamo pronti a fronteggiare la prossima pandemia. I governi devono attrezzarsi con politiche rivolte a sorveglianza, ricerca e produzione di vaccini». E Oxford aggiunge: «Svegliatevi altrimenti sarà una disfatta».

EPIDEMIA – Si è parlato anche delle normali epidemie influenzali, media italiana 5 milioni di contagiati. Fino a questo momento non ce n’ è traccia in Europa, si prevede il suo arrivo a dicembre.

Negli ultimi anni si è trattato di eventi blandi, provocati da virus più o meno simili ai precedenti e che quindi hanno trovato una popolazione in parte già protetta dal punto di vista immunitario. Eppure si sarebbe potuto fare di più intensificando le strategie vaccinali. Il documento contiene tra l’ altro indicazioni per distinguere l’ influenza dai banali raffreddori. Un segnale è inequivocabile.

L’ influenza compare all’ improvviso, con tutti i suoi sintomi. Mal di gola, dolori muscolari, febbre alta, emicrania: è come un’ esplosione. Gli esperti raccomandano la vaccinazione delle persone sopra i 65 anni e dei malati cronici (in Italia gratuita) e aggiungono alla lista i bambini. Insistono poi sull’ importanza dei nuovi antivirali specifici (inibitori della neuroaminidasi), uno già in commercio, il secondo in arrivo, capaci di ridurre la durata e il rischio di complicanze batteriche.

Raccomandazione in disaccordo con le linee guida appena diffuse dal nostro Istituto superiore di sanità, che bocciava l’ uso «routinario» di quegli antivirali. A Bruxelles contestano l’ iniziativa: «Questi farmaci costano, probabilmente non vogliono rimborsarli».

PANDEMIA – Il secolo scorso ha vissuto tre pandemie. La Spagnola del 1918, 30 milioni di morti, l’ Asiatica del ‘ 57, 1 milione di morti, la Hong Kong del ‘ 68, 800.000 morti. Ora si teme l’ attacco di un virus di ceppo A totalmente diverso da quelli in circolazione, risultato di una ricombinazione genetica tra un virus aviario e un virus umano che potrebbero rimescolarsi in un terzo ospite, il maiale.

L’ attenzione è puntata sui Paesi asiatici. Secondo Oxford la prima pandemia del millennio seminerà almeno un milione di morti. Servono piani anti-pandemia (il 50% degli europei ne sono sprovvisti) che prevedano scorte di farmaci antivirali e vaccini.

Margherita De Bac

(9 novembre 2001) – Corriere della Sera”

Fonte: Corriere.it

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