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Pelle dei bambini e crosta lattea

pelle bambini piccoliLa crosta lattea è un problema della pelle dei bambini assai diffuso è un tipo di dermatite seborroica che si manifesta sulla testa dei neonati con chiazze giallastre sulla fronte e sul cuoio capelluto, in genere nelle prime settimane di vita.

 

Non provoca prurito o fastidio ai bimbi, e in genere scompare nel giro di qualche mese senza lasciare traccia. Si tratta, però, di un fenomeno antiestetico, che può essere risolto abbastanza facilmente e con estrema delicatezza.
A provocare la formazione della crosta lattea è di solito un’eccessiva produzione di sebo, cioè di grasso, da parte delle ghiandole pilo-sebacee. Cosa provochi questa produzione eccessiva non è ancora chiaro, di certo le ricerche mediche hanno ormai dimostrato ampiamente che la presenza della crosta lattea non ha niente a che vedere con la qualità del latte materno, come si pensava una volta (da qui il nome).
Per risolvere efficacemente questo disturbo – che in alcuni casi può perdurare anche oltre i sei mesi – con rimedi naturaliil consiglio è di massaggiare una volta al giorno la testa del neonato (meglio farlo la sera, magari dopo un massaggio e con una musica di sottofondo che lo aiutino a rilassarsi) con del cotone idrofilo imbevuto di olio che, ammorbidendo la cute, facilita il distacco delle crosticine senza provocare problemi o irritazioni.

 

Le concentrazioni di sebo di solito vengono via da sole, ma è possibile anche utilizzare un pettinino per neonati (con la dovuta accortezza e con delicatezza estrema, ovviamente).
L’olio più indicato è quello di borragine, che possiede enzimi anti-invecchiamento e può contribuire ad accelerare il processo di riparazione della pelle (può essere utilizzato anche per curare la psoriasi). In alternativa, potete utilizzare del semplice olio d’oliva, oppure di mandorle o girasole.

 

Un’altra possibilità può essere quella di utilizzare un oleolito di calendula, di lavanda o di camomilla, in modo che alla funzione emolliente dell’olio venga associata quella lenitiva della pianta.

 

 

Maura Gancitano

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