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Durante il parto i tessuti del perineo sono sottoposti a fortissime sollecitazioni; accanto a questi anche i muscoli addominali e la colonna vertebrale, dal tratto lombare in avanti, subiscono la forza delle spinte del parto.
In questo articolo, la dottoressa Fabiana Pompei, descrive brevemente l’anatomia del pavimento pelvico, spiega cosa succede dopo il parto e perché è importante “allenare” e rinforzare questa parte del corpo con esercizi e, eventualmente, il supporto di un professionista.

Il pavimento pelvico della donna

La muscolatura, i legamenti, i nervi, i tessuti connettivi del perineo servono nell’uomo e nella donna a contenere e tenere in sede gli organi della pelvi. Nella donna, questo contenimento è reso più difficile che nell’uomo non solo dall’eventualità di una gravidanza e del parto, ma semplicemente per la presenza di un numero maggiore di “passaggi cavi” che dalla pelvi femminile si aprono all’esterno: tre nella donna, retto, vagina e uretra; due nell’uomo, retto e uretra. Fisiologicamente il pavimento pelvico nella donna è quindi meno solido che nell’uomo.

Cosa succede dopo il parto

Dopo il parto, a causa di un indebolimento dei tessuti perineali, è facile che subentrino sintomi che la neomamma fino ad allora ignorava:

  • incontinenza urinaria sotto sforzo (quando si starnutisce, si sollevano pesi, si salta)
  • incontinenza intestinale ai gas e alle feci
  • dolore durante l’attività sessuale
  • sensazione di peso pelvico

In questi casi è consigliata la ginnastica di rinforzo del pavimento pelvico che prevede una serie di esercizi da eseguire anche a casa da sole ma su cui è bene confrontarsi con un’ostetrica o la ginecologa. La ginnastica è efficace e funziona davvero.
Bisogna tenere a mente che, in genere, le donne riacquistano spontaneamente tonicità dei tessuti perineali nel giro di pochi mesi dal parto, con completa risoluzione dei sintomi, ma è altrettanto vero che disturbi minimi e occasionali su cui non si è intervenuto efficacemente possono con gli anni progredire e peggiorare fino al prolasso dell’utero o della vescica e alla conseguente incontinenza urinaria.
Il messaggio quindi deve essere chiaro: se dopo qualche mese dalla nascita del bambino i sintomi non si sono risolti, rivolgetevi a ostetriche o fisioterapiste che si occupano di perineo.

Perché eseguire gli esercizi per il pavimento pelvico

Diversi studi hanno dimostrato che le donne che eseguono esercizi per il rinforzo del pavimento pelvico già a partire dalla gravidanza hanno minore possibilità di andare incontro a traumi o lesioni dei tessuti perineali durante il parto e che le donne che ne soffrono maggiormente, indipendentemente dal decorso del parto sono:

  • le donne che soffrono di stitichezza e irregolarità intestinale
  • le donne obese
  • chi fuma: tossire di frequente comporta un aumento della pressione sulla pelvi
  • le donne che hanno l’abitudine a trattenere l’urina, a non urinare completamente, ad aspettare a scaricarsi (sia di urina sia di feci)
  • le donne che svolgono sport che richiedono forti sollecitazioni ed aumenti della pressione addominale
  • chi ha subito interventi chirurgici sulla pelvi (utero, ovaie, vescica, retto; nell’uomo, la prostata)

Per approfondire


di Fabiana Pompei
Laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Scienza dell’Alimentazione. Dopo anni passati in ambulatorio, ora scrive di ciò che più le interessa: nutrizione, educazione alimentare, pedagogia e genitorialità.

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