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SOS Mamma: Bambini al nido, se l’inserimento è difficile

bambini-nido-abbraccio-mamma-bambinoDomanda: “Caro bambino naturale, vi seguo e vi apprezzo molto… ma ho un problema… tutti mi dicono che mia figlia (20 mesi) è molto mammona e stiamo avendo anche qualche problema. Al nido che frequenta mi è stato detto che non gioca volentieri con i bimbi, che vorrebbe sempre le attenzioni delle maestre e che le dà fastidio la confusione, e da un paio di giorni al nido ha ripreso a farsi la pipi addosso…. Vi confermo che non è nulla di patologico… semplicemente è una bimba piuttosto tranquilla e le piace ricevere attenzioni Ed io sono una mamma che non gliele nega (non ha alcun problema in piccoli gruppi di bambini, con i cuginetti più grandicelli e con i figli degli amici). Dove sto sbagliando?! È proprio vero che i bimbi piccoli devono per forza stare bene con gli altri (tanti) bimbi? E’ così sbagliato essere molto attaccati alla mamma? Da mamma è cosi sbagliato assecondare il suo bisogno di cura/coccole/attenzioni?! Lei cammina da quando ha 9 mesi, e si tiene già pulita da quando ne ha 18… facciamo auto svezzamento, dorme in un lettino Montessoriano, seguo una pedagogia del tipo “amarli senza se e senza ma” e tutto quello che vi dico son tutte cose che sono avvenute perché lei ha mostrato la sua natura ed io l’ho solo rispettata… mi sento un po’ inadeguata e, non so perché, ma mi è venuto di scrivere a voi… forse per chiedere qualche libro da leggere o forse perché magari potete chiedere un condiglio alle mamme che vi seguono… o forse solo per un piccolo sfogo.”

Questo SOS ci è giunto come messaggio privato sulla nostra pagina facebook, e affronta un tema assai sentito dalle mamme e dai loro bambini: l’inserimento al nido (o all’asilo).

Molto spesso questo grande passaggio nella vita del bambino viene sottovalutato se non banalizzato da chi, al contrario, dovrebbe accompagnare i piccoli (e le loro famiglie) alla prima separazione dalla mamma, verso un mondo “nuovo” lontano da casa e dalle figure di riferimento che fino ad allora si sono prese cura di loro.

Come? Affibbiando etichette facili come “mammone” al piccolo che piange perché mamma si allontana. Accusando il genitore che asseconda il bisogno di conforto del bambino di ostacolare il distacco e l’autonomia del bimbo. Alimentando dubbi sullo stile educativo scelto e sensi di colpa e di inadeguatezza.

bambini-nido-abbraccio-mammaOgni bambino è diverso, e reagirà al cambiamento in modo diverso. Ma stiamo parlando di “cambiamento”, di “passaggio”, e non è lecito pensare che debba avvenire in maniera immediata, automatica e sempre indolore.

Cara amica, a noi sembra – da quanto ci dici – che forse l’unico problema è il nido. A 20 mesi è del tutto normale che una bambina abbia bisogno delle attenzioni della mamma o di una persona di riferimento a cui è affezionata e che le voglia bene.

E’ altrettanto normale – sotto i tre anni – che i bambini tendano a giocare da soli o in gruppi molto piccoli di amichetti.

Da quello che riferisci si deduce che la bimba è figlia unica e trascorre gran parte del suo tempo con te, quindi non è una cosa tanto strana che debba prendere dimestichezza con un nuovo ambiente pieno di bimbi mai visti prima.

Il tuo approccio educativo improntato all’ascolto e al rispetto dei suoi bisogni e dei suoi tempi è corretto e adeguato. Se la bimba – ormai spannolinata – è tornata a fare pipì addosso è perché sta vivendo un disagio che non prova in casa sua, ma proprio al nido.

Valuterei quindi se quella di tenerla lì sia la scelta migliore in questo momento per lei.

Se, come succede spesso a tante famiglie, il nido è l’unica soluzione, armati di fiducia e pazienza e cerca di spiegare le tue ragioni – e quelle della bambina – alle educatrici, che siamo convinti saranno disposte ad ascoltarvi e a venirvi incontro.

Ti consigliamo tuttavia di richiedere un parere professionale al nostro esperto Alessandro Costantini, che presta consulenza gratuita online sui temi della relazione genitori-figli e gli stili educativi.

Ecco altri suggerimenti utili:

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Libertà e amore: una scuola e una pedagogia che mettono al centro il bambino, la sua natura e la sua unicità. Con ascolto e rispetto, secondo l’insegnamento di Maria Montessori.

Sono qui con te: accudire e crescere il bambino con amore e presenza, dalla nascita a tutto il percorso di crescita.

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Ci auguriamo di esserti stati d’aiuto.

Ma chiediamo una mano anche alle altre mamme che ci leggono, e che forse hanno vissuto o stanno vivendo la tua stessa difficoltà.

Che cosa consiglieresti di fare alla nostra amica?

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