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6 consigli per migliorare il rapporto con i vostri figli

A volte un semplice cambio di prospettiva è tutto ciò che serve per creare un potente impatto sul rapporto con i nostri figli. Abbiamo tradotto per voi un articolo di Raised Good: Tracy, fondatrice del blog e mamma, condivide con noi sei consigli per migliorare il rapporto con i vostri figli. Ecco sei riflessioni che vi aiuteranno ad avvicinarvi ai vostri bambini e a rendere l’avventura del crescere insieme più semplice e più felice.

L’infanzia è breve

I vostri bambini resteranno piccoli per pochissimo tempo. Prima che ve ne accorgiate, i vostri cuccioli cammineranno e parleranno, si prenderanno gli snack da soli e telefoneranno alla nonna in videochiamata. Un battito di ciglia e avranno già cinque anni, e poi venticinque, e vi sembrerà di essere uguali ai vostri genitori quando vi chiederete: “Quando sei diventato così alto?
Quindi, create dei ricordi: mettete al primo posto le esperienze, fate scelte consapevoli, stringeteli un po’ più forte, rimanete con loro un po’ più a lungo. Perché, a meno che non troviate un modo per premere un immaginario pulsante “pausa” e rimanere nella meraviglia di vostro figlio da piccolo, la soluzione migliore che si possa trovare è semplificare. Il che mi porta a…

A volte è meglio non fare niente

Semplificate, semplificate, semplificate e guardate dove vi porta la magia della fantasia dei vostri bambini. Crogiolatevi nella confusione delle vostre giornate, arrendetevi al caos della maternità appena cominciata. Dimenticate tutte le cose da fare, da comprare, da organizzare, da programmare, da valorizzare, e concentratevi semplicemente sullo stare con il vostro bambino. Scegliete di non partecipare alla pazza corsa verso l’età adulta che è diventata l’infanzia. Trovate un modo per dire “sì” ai vostri figli il più spesso possibile. Create uno spazio in cui i bambini possano seguire le loro passioni e definire i loro sogni. Questa è la loro infanzia e, in questo mondo frenetico e orientato ai risultati, il nostro lavoro è proteggerla e assicurarci che la vivano a pieno!

Il gioco è sottovalutato

Il libro Gioca con me di Lawrence Cohen ha cambiato la mia prospettiva e mi ha aiutato a modificare il modo in cui affrontavo le sfide con mio figlio. La giocosità è fondamentale per accorciare le distanze tra noi e i nostri figli, abbiate senso dell’umorismo. Non abbiate paura di rischiare situazioni imbarazzanti in pubblico: giuro che non succederà niente e, anzi, rimarrete sorpresi da quanto gli altri apprezzino lo spettacolo. Siate sciocchi e divertitevi! Se riuscissimo a non ascoltare il nostro ego che ci dice di essere “l’adulto serio” e ci prendessimo meno sul serio, la vita con i bambini scorrerebbe molto più facilmente. Il gioco e la giocosità sono strumenti che uso tutti i giorni: non riuscirei a essere un genitore senza!

Non dovete avere sempre ragione

Un consulente una volta mi disse: “Puoi avere ragione o puoi essere in una relazione, non puoi sempre avere entrambe”. Quindi spesso, specialmente con i bambini, è meglio essere premurosi che avere ragione. Non è questione di essere permissivi o di lasciare che i bambini facciano sempre quello che vogliono: quando i nostri figli testano i propri limiti, abbiamo la responsabilità di stabilire dei confini e mantenerli con gentilezza e affetto. Ma a volte la nostra cultura chiede davvero troppo ai bambini piccoli: cercate di andare incontro ai vostri figli, mettendo sempre al primo posto la gentilezza, la comprensione e la connessione.

Basta con le etichette

Il tempo piovoso non è brutto, semplicemente “è”. Sentirsi turbati non è un male, semplicemente “è”. Un bambino che dorme poco non è cattivo, semplicemente “è”. Un capriccio non è sbagliato, semplicemente “è”.
Ci lamentiamo che le altre persone ci giudicano e pensiamo di essere le vittime, eppure anche noi lo facciamo continuamente senza accorgercene. Giudichiamo i nostri figli, in modo positivo o negativo, perché sono troppo lenti o troppo distratti o troppo con la testa tra le nuvole. E giudichiamo noi stesse, costantemente, per le mancanze che pensiamo di aver avuto come madri o partner o figlie. Uno dei migliori antidoti che ho trovato è il potere dell’osservazione: raccontare semplicemente quello che succede, senza giudizi, ad esempio descrivendo la vostra giornata in quel momento, senza desumere i motivi dietro le azioni di qualcuno, specialmente dei bambini. Perché? Perché ci sorprendono sempre: partite dal presupposto che vostro figlio abbia le migliori intenzioni. Ci vuole pratica, ma ne vale la pena. Quando accantoniamo l’idea di giudicare cose che non sono importanti, otteniamo spazio per quelle che lo sono davvero.

I piccoli danno importanza a cose piccole

A volte le priorità dei nostri figli ci sembrano irrilevanti e poco importanti nel nostro mondo adulto e produttivo. Ma per loro, le loro cose significano tutto. I loro giochi, i loro sogni, il loro modo di fare, le loro passioni ed emozioni non hanno meno valore solo perché appartengono ad una persona piccola. Quando inciampano, sia fisicamente che emotivamente, non hanno bisogno di sentirsi dire “è tutto a posto” o “non c’è niente da piangere”: hanno bisogno di sapere che le loro emozioni sono valide. Che se si facessero male ci siederemmo con loro e lasceremmo che le loro lacrime scorrano. Che c’è sempre spazio per loro. Che siamo il loro luogo sicuro e che con noi saranno sempre al posto giusto, incondizionatamente.


Dalla rivista Raised Good

Traduzione di Letizia Fuppi
Revisione di Paola Tinto

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